Cardiologia, nuovo allarma del PSDI di Trani

«Chiediamo l’intervento del Direttore Generale della Asl Bat»

sabato 22 novembre 2008
«Chiediamo l'intervento del Direttore Generale della Asl Bat per evitare di penalizzare ancora una volta l'ospedale di Trani e scongiurare il pericolo di un ulteriore ridimensionamento dei reparti del San Nicola Pellegrino». L'appello dei vertici cittadini del Psdi è accorato, ma soprattutto documentato.

«L'ultima incredibile vicenda – attacca il consigliere comunale del Sole nascente, Mimmo De Laurentis – è quella che riguarda il reparto di cardiologia. Negli ambienti ospedalieri di Trani e Bisceglie, in questi giorni circola un documento, non firmato, che indica una possibile ristrutturazione della pianta organica del reparto che finirebbe per portare alla chiusura della struttura tranese a tutto vantaggio dell'ospedale biscegliese».

In effetti il problema è particolarmente delicato. I cardiologi attualmente in servizio presso il San Nicola Pellegrino non sono assolutamente non in grado, dal punto di vista numerico, di garantire la funzionalità dell'intero ospedale 24 ore al giorno per sette giorni la settimana. E sì, perché come facilmente intuibile, la presenza di un cardiologo è indispensabile non solo per il reparto specifico, ma per il buon funzionamento dell'intera struttura. Basti pensare che l'ospedale di Trani ha reparti di pronto soccorso, medicina, ematologia, gastroenterologia,l urologia, ortopedia, chirurgia, day ospital, utenza esterna e soprattutto rianimazione.

«Una struttura – sottolinea ancora a gran voce Mimmo De Laurentis – che è bene ricordare serve una città di oltre 50mila abitanti, che è co-capoluogo di Provincia, che ospita un istituto penitenziario fra i più affollati della regione e che d'estate è meta di un numero sempre più consistente di turisti. Per non parlare poi della presenza in città di numerosi anziani affetti da patologie cardiache che sarebbero sballottati da una parte all'altra del territorio».

Insomma, un quadro desolante che amareggia ancora di più se dovesse risultare vero quanto scritto nel documento apocrifo in cui si ipotizza un inserimento in pianta organica dei nuovi cardiologi da destinare a Bisceglie. Mentre per il presidio di Trani la cardiologia sarebbe strutturata con solo 2 dirigenti medici "già in ruolo", ed in caso di assenza con i medici di Bisceglie. Chiarissima in proposito la presa di posizione del Psdi. «La Direzione della Asl Bat avrebbe provveduto all'assunzione di 7 cardiologi a tempo determinato. Chiediamo che almeno tre di questi vengano assegnati all'ospedale di Trani. Solo così potremmo garantire la conservazione dei cinque posti letto di cardiologia che qualcuno vorrebbe dimettere con gravissimo disagio per i nostri concittadini. Tutti devono sapere che il nostro ospedale è completamente indifeso e versa in uno stato di paurosa emergenza». Naturalmente siamo disponibili ad ospitare la replica dei dirigenti della Asl della Bat.