Rapporto tra Comune e San Giorgio: affondo della procura

Si indaga per truffa, frode, favoreggiamento e omissione in atti di ufficio. Il fascicolo per ora non conta indagati

martedì 20 novembre 2012 10.03
Truffa, frode in pubbliche forniture, favoreggiamento reale e omissione in atti di ufficio sono i reati ipotizzati dalla procura nell'ambito dell'inchiesta sulla San Giorgio Spa, la società che si è occupata della riscossione coattiva dell'Ici dal 2000 al 2004 per il Comune di Trani.

Il fascicolo per ora non conta indagati, ma il pm Michele Ruggiero questa mattina ha disposto perquisizioni e sequestri negli uffici comunali un tempo occupati dalla San Giorgio, nonché nelle abitazioni di tre dipendenti e di un suo funzionario, nonché nella società in cui lavora ora quest'ultimo.

Guardia di Finanza e polizia municipale ha portato via documenti bancari, fatture, fax, documentazione contabile, contratti e materiale informatico per accertare come e quanto la società avrebbe omesso di girare al Comune per le riscossioni coattive operate dal 2007 ad oggi.

L'ipotesi è che qualcuno al Comune di Trani abbia consentito le condotte addebitate alla San Giorgio Spa, poi diventata Tributi Italia Spa e già finita nel mirino della procura di Chiavari. Il 3 ottobre scorso è finito in manette anche l'amministratore delegato Giuseppe Saggese, 52 anni di Rapallo, accusato di peculato, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute certificate e di Iva. Secondo l'accusa la società, in amministrazione straordinaria, avrebbe operato fino al 2010 riscuotendo imposte, mai versate ai Comuni, per oltre cento milioni di euro.