Sicurezza in città, Riserbato pensa all’Esercito

Il primo cittadino ne ha parlato col prefetto Carlo Sessa. L'idea trova fondamento con l'imminente nascita della cittadella giudiziaria

domenica 20 gennaio 2013 11.51
Coinvolgere l'Esercito per presidiare alcuni posti strategici del territorio di Trani. E' l'idea a cui sta pensando da diverso tempo il sindaco di Trani, Gigi Riserbato. Alcuni giorni fa, in occasione della riunione tecnica delle forze dell'ordine che si è tenuta in prefettura, Riserbato ne ha parlato con il prefetto Carlo Sessa. Una breve conversazione, un punto di partenza per intavolare una discussione che dovrà per forze di cose essere estesa ad altre autorità competenti.

Sul miglioramento degli standard di sicurezza della città Riserbato si gioca molto. In campagna elettorale, l'attuale sindaco aveva dedicato molti suoi interventi all'argomento. L'aumento dei casi di criminalità ora chiedono una risposta istituzionale forte e l'idea di un coinvolgimento dell'Esercito (a Trani presso la caserma Lolli Ghetti è di stanza il Nono reggimento fanteria Bari) potrebbe essere quella giusta nella ricomposizione del mosaico del coordinamento delle forze dell'ordine a cui dovrebbe aggiungersi presto anche la Forestale con i suoi mezzi ed il suo personale. Un punto a favore della tesi di Riserbato deriva dalla fisiologica nascita della cittadella giudiziaria in città che necessiterà della dovuta protezione.

Le parole di Sessa, durante il vertice in prefettura, sono state abbastanza chiare. Il prefetto della Bat ha sensibilizzato i responsabili provinciali delle Forze dell'Ordine a mantenere alto il livello di attenzione, al fine di prevenire alcune fenomenologie delittuose che hanno destato inquietudine nelle città. A Trani, rapine e furti, hanno ingenerato un notevole allarme sociale e l'appello di Riserbato a Sessa non è passato inosservato. Dopo gli ultimi colpi messi a segno in banche della nostra città, il prefetto, d'intesa col questore di Bari, convocherà i vertici degli istituti bancari per studiare un piano di rafforzamento delle sedi.