Cronaca

Risequestrata a Trani una cava abusiva

I due comproprietari erano già stati denunciati per reati ambientali

Gli agenti del Comando Stazione di Corato del Corpo Forestale dello Stato, diretti dal Comandante Sovr. Giuliano Palomba, hanno sequestrato, in agro di Trani in località "Lama Santadugna", una cava abusiva per un'estensione di 6000 mq, dando esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Trani Francesco Zecchillo.

I due comproprietari del terreno residenti a Trani erano già stati denunciati dai forestali per reati riguardanti l'ambiente, inerenti la coltivazione di cava non autorizzata all'interno della lama Santadugna. La cava, già oggetto di sequestro nell'aprile dello scorso anno, era stata dissequestrata dal Tribunale del riesame di Bari.



Le nuove indagini, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani Ruggiero Michele, hanno confermato la coltivazione della cava nell'area di pertinenza della lama Santadugna: «Le opere intraprese hanno comportato una modificazione permanente della morfologia, delle componenti naturalistiche e dell'aspetto esteriore del territorio dell'area di pertinenza della lama, opere che sono assolutamente vietate».

Il decreto legislativo 42/04 stabilisce che i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili e aree tutelati per la legge non possono distruggerli, né introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione; inoltre il Piano Urbanistico territoriale Paesaggistico della regione Puglia, a sua volta, prevede che all'interno della lame va evitato ogni intervento che modifichi i caratteri delle componenti presenti e va mantenuto l'insieme dei fattori naturalistici connotanti il sito. Inoltre la giurisprudenza ha confermato che i termini "lama" o "gravina" costituiscono species nell'ambito del genus torrenti e pertanto sono tutelate per legge ex articolo 142 del decreto 42 del 22 gennaio 2004 e quindi sottoposte al medesimo vincolo paesaggistico.
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