Toni e timbri
I conti non tornano
Toni e Timbri 11 – di Tony D’Ambrosio
sabato 29 agosto 2009
Panciariccia festeggiò senza contenersi il successo all'interno del Partito. Allegre feste piene di coriandoli e bevande poco poco alcoliche erano come permanenti ospiti nel grande studio del novello presidente. Non ci volle molto però per prendere coscienza di come per altri versi le cose non andassero. Eh sì perché i conti non tornavano. Due più due non riusciva, proprio non riusciva a fare cinque, com'era stato teorizzato. Si tentava la revisione generale delle entrate e delle uscite, ma qualcosa non andava per il verso giusto, e o ci si attendevano introiti giganteschi però inottemperati, o ci rendeva conto che i tassi di interesse del debito pubblico salivan più che a dismisura. Poteva essere colpa del Graziassai buonanima? Il Nostro era intangibile: troppo elevata la memoria storica del fondatore del Partito-azione-riflession-saggezza-e-non-occupazione, ideatore del suo nome, e disegnatore del suo simbolo.
Panciariccia, colto da un misticismo dell'antichità, una passione, per esempio, per la verità di una antica colonna dorica o, come dire, una venerazione per l'obbligata saggezza di una vecchietta di paese, emanò un decreto sospensivo sulla verifica civile delle responsabilità. Già, ma come conciliare l'intoccabilità del suo predecessore con la verità assodata di un errore? Anzi, due! Va bene, va bene, due più due potrà non esser cinque ma... quattro no...! Bisognava dimostrare che l'errore era uno soltanto. Chiese aiuto a Gadamer, il nipote sempreverde a divinis permanente nello studio vigile del vecchio e nuovo presidente. Gadamer, da mesi impegnato con la lima a far diventar triangolo un cerchietto (vedremo in seguito perché), senza neanche guardare il successore dello zio, come catatonico gli disse, scuotendo appena il capo: "I conti non tornano". In tutta buona fede Panciariccia, invece che ravveder della suddetta uscita la sintesi compenetrata del problema, vi ravvide la prospettiva della sua risoluzione.
- Se i conti non tornano... beh, se i conti non tornano il quattro se ne deve rimaner lì buono perché non si può tornare al quattro... Dovremo trovare il modo di dimostrar che due più due fa sei...
Fu istituita una commissione d'inchiesta, scomodati fisici gravitazionali e fisici quantistici. Ci si lambiccava sulla teorezzabilità del 'due più due fa sei'. Il tempo passava, i fisici perdevan chili senza acquistar certezze, e i conti dello stato naufragavano, Panciariccia decise di far di testa sua. Insieme a Gadamer si misero a pensare. Inchiodato sulla scrivania il nostro Panciariccia; ai piedi di questa, gambe incrociate, Gadamer ripeteva meccanicamente, con la matita nella bocca guardando verso il basso "fa sei, fa sei, fa sei...".
- Eureka! - sbottò Panciariccia dopo due minuti d'ininterrotti 'fa sei' - Due più due non 'fa' sei: E' 'sei'!!!
Il 'sei' di Gadamer era stato inteso come verbo e, conseguente al 'fa', in una sua logica sostitutiva: due più due E' sei, non 'fa' sei. Incalcolabili, per estensione, le conseguenza di questa scoperta. Eh sì perché in quello stesso istante, tutta la coscienza presidenziale si risolse in una determinazione di sé - lo vedrem prossimamente - non come Facente il Presidente, ma come Essente il presidente...
Panciariccia, colto da un misticismo dell'antichità, una passione, per esempio, per la verità di una antica colonna dorica o, come dire, una venerazione per l'obbligata saggezza di una vecchietta di paese, emanò un decreto sospensivo sulla verifica civile delle responsabilità. Già, ma come conciliare l'intoccabilità del suo predecessore con la verità assodata di un errore? Anzi, due! Va bene, va bene, due più due potrà non esser cinque ma... quattro no...! Bisognava dimostrare che l'errore era uno soltanto. Chiese aiuto a Gadamer, il nipote sempreverde a divinis permanente nello studio vigile del vecchio e nuovo presidente. Gadamer, da mesi impegnato con la lima a far diventar triangolo un cerchietto (vedremo in seguito perché), senza neanche guardare il successore dello zio, come catatonico gli disse, scuotendo appena il capo: "I conti non tornano". In tutta buona fede Panciariccia, invece che ravveder della suddetta uscita la sintesi compenetrata del problema, vi ravvide la prospettiva della sua risoluzione.
- Se i conti non tornano... beh, se i conti non tornano il quattro se ne deve rimaner lì buono perché non si può tornare al quattro... Dovremo trovare il modo di dimostrar che due più due fa sei...
Fu istituita una commissione d'inchiesta, scomodati fisici gravitazionali e fisici quantistici. Ci si lambiccava sulla teorezzabilità del 'due più due fa sei'. Il tempo passava, i fisici perdevan chili senza acquistar certezze, e i conti dello stato naufragavano, Panciariccia decise di far di testa sua. Insieme a Gadamer si misero a pensare. Inchiodato sulla scrivania il nostro Panciariccia; ai piedi di questa, gambe incrociate, Gadamer ripeteva meccanicamente, con la matita nella bocca guardando verso il basso "fa sei, fa sei, fa sei...".
- Eureka! - sbottò Panciariccia dopo due minuti d'ininterrotti 'fa sei' - Due più due non 'fa' sei: E' 'sei'!!!
Il 'sei' di Gadamer era stato inteso come verbo e, conseguente al 'fa', in una sua logica sostitutiva: due più due E' sei, non 'fa' sei. Incalcolabili, per estensione, le conseguenza di questa scoperta. Eh sì perché in quello stesso istante, tutta la coscienza presidenziale si risolse in una determinazione di sé - lo vedrem prossimamente - non come Facente il Presidente, ma come Essente il presidente...