Toni e timbri
Panciariccia in mezzo al mondo
Toni e Timbri 15 - di Tony D’Ambrosio
sabato 12 settembre 2009
Ancora pochi secondi e sarebbe finita. Sarebbe stato gettato al vento tutto un mucchio di anni, da vivo e da morto, in cui, tra movimenti e minuti vissuti, e poi questa immobile, eternante, rassicurante solidità, la sua figura, il suo carisma, la sua saggezza durante e dopo il respiro, tutto questo, insomma, sarebbe naufragato nel baleno di un istante distruttivo: no, non era ancora giunta l'ora di Palasticchio. Impossibilitato a far nulla, a reagire alla violenza annegante di Panciariccia, egli stava assistendo supino al rompersi del suo essere quando, improvvisamente richiamato all'attenzione dal perfetto Gadamer, Panciariccia dovette sciogliere la presa del quadro quasi esanime oramai ed affrettarsi, abbandonando il morto a galla, a nuotare in uno stile tutto suo verso la porta delle finestre per consentire all'acqua, una volta aperto tutto, di drenarsi giù dall'edificio. I tre funzionari del bilancio, come avessero sparato nelle loro orecchie un colpo di cannone, si svegliarono, al "bisogna correre ai ripari" di Gadamer, sia dall'oblio dell'improvvisa inondazione, sia dell'ipnosi ammirativa con cui vegliavano alle imprese gadameriche. Palasticchio, quatton quattoni, se ne tornava ad appendersi sulla sua comoda parete ma fece la sgradevole scoperta di trovare il suo chiodo tirato via dall'esplosione della tubatura: doveva attendere il defluire dell'acqua ed assestarsi a terra, nella speranza che qualcuno, non certo Panciariccia, si peritasse magnanimamente di trovare un altro luogo in cui venire appeso. Lui, Panciariccia, intendo, stava ormai scendendo le scale a perdifiato urlando come un ossesso contro tutte le segreterie, contro tutti i funzionari di partito. Era genericamente arrabbiato per lo scoppio della tubatura. Ma mentre correva inseguendo chissà chi, non si rendeva conto che era lui inseguito da una piccola colonna umana che chiedeva il rendiconto delle sue azioni.
- Qui fa acqua dappertutto! - gli berciava dietro uno dei contabili.
- Non se ne era accorto nessuno! – rispondeva Panciariccia evidentemente cogliendo il valore non traslato dell'ingiunzione precedente, e continuando a correre inseguendo chissà chi, ma inseguito certamente.
- E se bisogna aggiungere ora le spese per la ricostruzione dell'impianto idrico... come facciamo!? - tuonò qualcuno alle sue spalle.
Panciariccia si arrestò. Eran tutti fermi. Lungo questo corridoio era partito un contenzioso fra il mondo e Panciariccia. Silenzio.
- E' ora che qualcuno la finisca coi lambicchi. La nave sta affondando, come fare? - esclamò un altro contabile.
- Ho fatto l'idraulico prima d'essere avvocato, perdacciabinci!
- E allora lo sarai ancora, se il fare e l'esser son la stessa cosa l'essere essendo ora dietro e sempre e chissà che!...
Tutti esplosero in una risata fragorosa. Era evidentemente una battuta. Panciariccia si sentì umiliato. Gli occhi sgranati, si sentiva pesare il mondo addosso. Prese a pensar davvero d'essere un idraulico. E lo prese a pensare così tanto, a desiderare così tanto che - l'ingiustiza fa fare grande imprese - in un puro trascendimento mistico-levantino si ritrovò a compiere quello che si potrebbe definire qui, e certo ora non spiegare, un autentico miracolo...
- Qui fa acqua dappertutto! - gli berciava dietro uno dei contabili.
- Non se ne era accorto nessuno! – rispondeva Panciariccia evidentemente cogliendo il valore non traslato dell'ingiunzione precedente, e continuando a correre inseguendo chissà chi, ma inseguito certamente.
- E se bisogna aggiungere ora le spese per la ricostruzione dell'impianto idrico... come facciamo!? - tuonò qualcuno alle sue spalle.
Panciariccia si arrestò. Eran tutti fermi. Lungo questo corridoio era partito un contenzioso fra il mondo e Panciariccia. Silenzio.
- E' ora che qualcuno la finisca coi lambicchi. La nave sta affondando, come fare? - esclamò un altro contabile.
- Ho fatto l'idraulico prima d'essere avvocato, perdacciabinci!
- E allora lo sarai ancora, se il fare e l'esser son la stessa cosa l'essere essendo ora dietro e sempre e chissà che!...
Tutti esplosero in una risata fragorosa. Era evidentemente una battuta. Panciariccia si sentì umiliato. Gli occhi sgranati, si sentiva pesare il mondo addosso. Prese a pensar davvero d'essere un idraulico. E lo prese a pensare così tanto, a desiderare così tanto che - l'ingiustiza fa fare grande imprese - in un puro trascendimento mistico-levantino si ritrovò a compiere quello che si potrebbe definire qui, e certo ora non spiegare, un autentico miracolo...