Se conviene rimaner bambini

Ma chi l'ha detto poi che la cartillagine deve diventar ossa? Partendo dal presupposto plastico, elastico, duttile, variabile, volubile, voltaico di quelle forme che mantengono sostanza senza essere secchioni dalla statica fotomorfia, non conviene rimaner bambini? E come i bimbi continuar ad incazzare fibre solo di potenza inarrestabile e mai di stizza quotidiana?

La vita quotidiana e' la vita degli adulti. Chi e' immaturo non ha i capelli a posto, talvolta non ce l'ha. Ma tutte le idee che ha, e che non somigliano alle ore del lavoro, che non somigliano alle ore della pausa, alle ore della cena, e che non somigliano ai minuti del "vivere civile", dello "stare attenti a..." , del sorridersi di viso e dello scorreggiarsi dietro al culo, tutte le idee che ha chi e' immaturo vivono in case senza tetti. Dove piove, ma da dove, immature e disponibili, informi e generose, quelle idee assumono, nel clima dell'ambiente che mutando chiede mosse, che mutando odia stili e facce e cimiteri, le loro forme più giuste, le loro mosse mai più scure.

Perché, sotto la luce, la verita' non ha misura. Ma talvolta, ogni tanto e forse poco, si può dir solo che essa e' immatura...