Ahi ahi ahi Onorevole

Pagava una collaboratrice in nero: Carlucci condannata

giovedì 15 ottobre 2009
Politica e stipendi, non è proprio periodo. Se a Trani i nostri amministratori si stanno dilaniando per il pronunciamento della Corte dei Conti (che ben presto potrebbe avere clamorose ripercussioni politiche), a Roma c'è chi non se la passa altrettanto bene. E' il caso dell'Onorevole Gabriella Carlucci, Parlamentare del Pdl eletta in Puglia, condannata a risarcire una propria collaboratrice che le faceva da assistente personale senza però ricevere i contributi previdenziali e senza godere di uno straccio di contratto.

Lo scandalo degli assistenti parlamentari pagati in nero è stato fatto esplodere nel 2007 dal programma Le Iene. Filippo Roma aveva scoperto che soltanto 54 fra i 683 collaboratori dei 630 Deputati con in tasca il tesserino per accedere alla Camera erano in regola: in pratica appena otto su cento, sebbene ogni Deputato, oltre alla propria indennità incassa più di 4mila euro al mese per le spese per i propri collaboratori. Sull'onda di quel servizio mandato in onda su Italia 1, una giovane assistente personale dell'Onorevole Carlucci ha deciso di denunciare la Parlamentare, vincendo la causa.

La notizia ha fatto il giro d'Italia e soprattutto della rete. Libero news ha ricostruito per intero la vicenda: «La giovane ragazza era stata classificata ufficialmente come collaboratrice parlamentare non onerosa. E invece le venivano erogati direttamente dalla Carlucci prima 500 euro al mese, poi 1000 dal settembre 2004 al giugno 2006 senza che fosse stato mai sottoscritto né visionato alcun contratto e né fosse stato stipulato alcun accordo formale. Il giudice ha sentenziato che le mansioni della portaborse di Gabriella Carlucci possono agevolmente ricondursi a quelle di una vera a propria segretaria personale ed inquadrate nel livello terzo di cui al contratto collettivo nazionale per i dipendenti di studi professionali. Nella sentenza – sempre secondo Libero news - sono citate anche le dettagliate disposizioni che Gabriella Carlucci impartiva via mail alla sua assistente».

La notizia della condanna non è stata commentata dall'Onorevole Carlucci che – secondo la rete – si è trincerata dietro il classico «no comment».