Allenamenti estremi e dannosi per il nostro corpo: l'overtraining spiegato a partire da Dragon Ball

Una nuova pagina della rubrica "Cinema e Scienza" di Giuseppe Labianca

venerdì 6 settembre 2019 6.43
Tutti i fan delle sfide e degli sport da combattimento, ameranno o, hanno amato, Dragon Ball! Questo cartone animato ha tenuto compagnia a diverse generazioni che si sono sempre più appassionati a guardare le storie di Goku ed i suoi amici. Ma cosa può insegnarci Dragon Ball? In realtà tante cose, prima fra tutte a non mollare, anche quando la situazione sembra perduta, ma per rimanere in tema "Cinema e Scienza" e lasciar perdere la nostalgia, vi parlerò dell'overtraining. Avete visto Vegeta e Goku combattere ed allenarsi e avete visto quanto impegno e costanza, ma avete anche visto che ad un certo punto crollavano al suolo ed era necessario o un fagiolo di Balzar o dell'energia da qualcuno, come è possibile questo?
Dragon Ball
Molto spesso gli atleti, soprattutto chi pratica sport a livello agonistico, vanno incontro ad una condizione nota come overtraining, ovvero uno squilibrio dell'allenamento che si verifica quando l'attività fisica praticata è troppo intensa e l'organismo non riesce ad eliminare la fatica accumulata. Questa condizione, porta ad un crescente stress psicofisico che culmina con il rifiuto di allenarsi e comporta come primi sintomi stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno, fatica cronica, depressione e perdita di motivazione, anoressia.

Spesso per cercare di donare più energia all'atleta che si sente stanco e demotivato si aumenta la quota di carboidrati, che però non sempre sono la soluzione migliore, infatti così facendo si tende a creare uno stato infiammatorio intestinale che danneggerà maggiormente l'atleta. Per prevenire l'overtraining è bene non fare come Goku e Vegeta ed attuare la periodizzazione dell'allenamento, poiché non ha senso mantenere ritmi alti se nessun nemico minaccia la Terra.

A cura del Dr. Giuseppe Labianca
Biologo Nutrizionista