Amet e termovalorizzatore. Repliche dal centrosinistra

Intervento della sinistra giovanile DS e di Fabrizio Ferrante, SDI

venerdì 2 giugno 2006
«Siamo veramente stufi di vedere come l'Amet cambi ogni volta le carte in tavola riguardo ad una vicenda seria e delicata come quella dell'inceneritore. Continuano, con l'ultimo comunicato, a magnificare questo progetto con argomenti vuoti, credendo, forse, che le cose che dicono diventino reali solo perché le hanno dette loro. Dicono che quest'impianto sia la soluzione al problema-rifiuti. Ma lo sanno che c'è il riciclaggio? Un anno fa venne a Trani uno dei massimi esperti mondiali del settore, Paul Connet, ad illustrarci come arrivare a "rifiuti zero", e come gli inceneritori siano superati. Assodato questo, quindi, perché continuano a proporci una soluzione superata?
Parlano tanto della produzione di energia…Ma perché non raccontano che tra brevissimo tempo produrre energia così diventerà assolutamente sconveniente, dato che prima o poi il rifiuto smetterà anche in Italia (come nel resto d'Europa) di essere considerato energia rinnovabile? E perché si dimenticano che esistono altre forme di energia davvero convenienti, a basso costo e ad impatto ambientale zero, come il solare, che tra l'altro il Governo Prodi intende incentivare? Dicono che l'inceneritore non inquina. Ma allora come mai nelle zone che circondano gli inceneritori c'è un aumento delle malattie tumorali che va dal 15% al 30%? Come mai i prodotti agricoli delle zone circostanti gli inceneritori vengono boicottati sui mercati internazionali? Prima di affermare imprudentemente che "l'inceneritore non inquina", perché l'Amet non spiega queste cose? E poi, visto che ora dicono di volere il confronto, ci spiegano come mai lo scorso anno hanno fatto ricorso contro il Referendum (voluto dai cittadini, i loro proprietari), ottenendo di bloccare un'occasione utile a confrontarsi sul tema? Invitiamo il Presidente della Regione Nichi Vendola ad andare avanti per la sua strada, ed a cancellare tutti questi eco-mostri, com'era scritto sul suo Programma, che ha ottenuto il consenso della maggioranza dei cittadini della Puglia (e di Trani) alle ultime Elezioni Regionali.»

Sinistra Giovanile DS
................................................................................ «Riteniamo il Presidente Amet persona intelligente si' da pensare che sull'inceneritore faccia finta di non capire o di dimenticare cosa è avvenuto. Quando è arrivata per la prima volta in Consiglio Comunale la proposta di delibera sull'installazione dell'inceneritore(era il maggio 2004) è stato come un fulmine a ciel sereno senza che nessuno quasi, anche gli addetti ai lavori, ne sapesse nulla. A quel punto il problema di discuterne se l'è posto il centrosinistra che ha giustamente chiesto che si esprimesse la città, ma questo è stato negato dal centrodestra locale che, sotto l'abile regia del Sindaco, ha prima detto si al referendum e poi ha dato mandato proprio all'attuale Presidente dell'Amet di ricorrere al Tar per impedire ai cittadini di dire la loro.Quindi chi non ha voluto il confronto? Di cosa stiamo parlando?
Quanto agli utili delle amministrazioni precedenti crediamo che il Presidente dell'Amet si riferisca in primis alla gestione patrimoniale affidata ad un banca che opera nel territorio di Trani (che il Presidente Amet sicuramente conoscerà) dove per un investimento di circa 11 miliardi di vecchie lire abbiamo avuto un rendimento, negli esercizi passati, di appena il 2% cioè meno di un investimento in prodotti finanziari a più basso rischio. Quanto all'andamento dell'azienda riteniamo che l'unica strategia in atto della dirigenza sia quella, perfettamente in linea con quella del Sindaco su varie questioni, di precostituirsi alibi addossando responsabilità proprie su altri livelli istituzionali (vedi la Regione) che non avrebbero altri pensieri se non quelli di penalizzare la Nostra Città;in corso d'opera si è insediato un governo regionale con una differente politica sui rifiuti e sull'energia che non vuole gli inceneritori e questo è una fortuna visto il clima di forti dubbi e perplessità che ha sempre accompagnato questa vicenda e che crediamo siano aumentati nel momento in cui a pochi chilometri da noi la magistratura è stata costretta a chiudere uno di questi impianti per le emissioni nocive da esso scaturenti;dunque oggi arrivare a dire che è il centrodestra locale che vuole discutere sulla questione quando il centrosinistra da anni lo va chiedendo nelle piazze, tra la gente sugli organi di stampa ci pare francamente troppo.»
Fabrizio Ferrante
Segretario SDI Trani