Amiu Trani, si dimette il presidente

Gramegna: «Sono stato abbandonato da tutti»

giovedì 26 marzo 2009
Senza amministratore delegato, adesso anche senza presidente. Giorni difficili all'Amiu a pochi giorni dalla riunione del CdA (fissata venerdì) per la nomina delle commissioni di gara per l'aggiudicazione di alcuni appalti importanti, fra cui quello del Verde pubblico, dello stadio e dei bagni.

Questa mattina, Giorgio Gramegna ha rassegnato le dimissioni irrevocabili. Una lettera scritta a penna al sindaco, una, istituzionale, protocollata a Palazzo di Città, quindi il passaggio formale in azienda. Gramegna lascia l'incarico per "motivi personali", determinati dai continui problemi che si stanno verificando nella conduzione politica ed amministrativa dell'azienda, in particolare da quando l'Amiu è orfana di un amministratore delegato (Sorrenti ha rimesso le deleghe diverse settimane fa).

Le dimissioni di Gramegna non giungono a sorpresa. L'ormai ex presidente di Amiu aveva incontrato, ieri, il sindaco Tarantini per comunicargli la decisione. Tarantini lo aveva invitato a soprassedere, ad aspettare, ma alla fine Gramegna non è tornato sui suoi passi.

«Sono stato abbandonato da tutti» dice a Traniweb. «Fin dall'inizio ci sono state difficoltà di gestione. Prima si è dimesso un consigliere, poi, dopo la sua sostituzione, l'amministratore delegato ha deciso di rimettere le deleghe. Sono stato catapultato in una realtà di assoluta emergenza con la grande responsabilità di dover fungere da amministratore delegato ma senza averne le deleghe. Ogni provvedimento, di fatto, deve passare dai Consigli d'Amministrazione laddove si presenta lo scoglio di Revisori dei Conti attentissimi e fiscali al punto da sollevare problemi in ogni circostanza. La misura era colma.

Lascio l'azienda con la consapevolezza di aver operato bene e di aver raggiunto, insieme con gli altri, dei risultati importanti: è stato consegnato il progetto d'integrazione del Biogas ed è stato individuato un responsabile del procedimento per l'appalto, sono stati compiuti passi avanti per la ricicleria che potrebbe entrare in funzione già da giugno. Di più non si poteva fare, ma a fronte di tanti problemi denunciati a più riprese, l'Ente socio si è rivelato sordo».