Antenne di telefonia mobile a Trani

Caffarella chiede a Tarantini di rivedere il posizionamento di quelle previste nel centro storico

lunedì 25 giugno 2007
«Da alcuni mesi, tiene banco in Città, la vicenda della localizzazione delle antenne di telefonia mobile su siti comunali. Leggiamo note spesso contrastanti, tra i fautori delle localizzazioni già fatte e chi, con ragioni piu' o meno fondate, vi si oppone. Senza voler sminuire l'impegno di chi si dedica a tali disfide, sempre dopo che il traliccio è stato posizionato, ritengo che sia giunto il momento che la politica si riappropri della propria capacità di programmazione sul territorio, cercando di giungere a decisioni il piu' possibile condivise. Anche su questa questione che non è di secondaria importanza. E' evidente, a mio avviso, restando a quanto riportato negli atti amministrativi di questa vicenda, che, il Sindaco, l'Amministrazione Comunale e direi tutto il Consiglio, debba e possa esercitare questo ruolo, in questi mesi del tutto assente. Se lo avesse fatto, probabilmente, non ci sarebbe stata l'antenna sul campetto dell'oratorio Martucci di viale Falcone (su cui per primo nel settembre 2006 evidenziai in una interrogazione consiliare, mai discussa per lo scioglimento anticipato della legislatura, le criticità), non ci sarebbe stato quell'assurdo posizionamento nel cortile comunale del Palazzo di Città di una antenna dal forte impatto visivo ed emotivo ( mi risulta che sarebbe stato possibile installare sul Palazzo di Città di una mini antenna di soli 4 metri con la stessa potenza, non mi è dato di conoscere perché si sia optato per altra deprecabile scelta), non ci sarebbe stata l'antenna a pochi metri dal supercarcere di Trani. Per essere concreti, visto che non è certamente in discussione il diritto per i gestori di poter installare anche nella nostra Città antenne di telefonia - visto che tutti noi, cittadini utenti, vogliamo poter utilizzare il telefonino per le comunicazioni interpersonali, né tanto meno si può ritenere errata la valutazione, questa si consiliare, di evitare una deregulation a Trani con antenne sui palazzi condomianiali per siti comunali, l'invito che mi sento di rivolgere al Sindaco ed alla Giunta, in attesa che anche il Consiglio Comunale sia legittimato e possa occuparsi della vicenda, è quello di intervenire. Si può e si deve evitare altri "danni" diretta conseguenza della famigerata conferenza di servizi tenuta con i gestori telefonici nel 2006, in cui si convenne quanto deve incassare il Comune, ogni anno, per il fitto del sito ove sono ubicate le antenne e soprattutto la localizzazione delle stesse. Mi risulta che ci sia ancora una antenna da installare nel centro storico e che, al momento, solo una richiesta di chiarimento della Soprintendenza alle Belle Arti, abbia impedito l'installazione su Palazzo Beltrani, appena restaurato e non ancora aperto alla Città, di un'altra antenna, che sicuramente, ove installata susciterebbe altre polemiche, forse anche piu' forti di quelle di questi giorni. Esistono in zona altri siti comunali meno "importanti" storicamente da poter essere destinati allo scopo. Basti pensare all'ex Macello Comunale, o ai terreni di cui si parla da troppo tempo come possibile vendita per ricavare i soldi per il bilancio comunale. Perché non pensarci, prima che sia troppo tardi? Ed a proposito di fondi, perché l'Amministrazione, invece di fare cassa, non destina, motu proprio, le risorse della locazione provenienti dai gestori di telefonia per un rilevamento puntuale dell'inquinamento elettromagnetico a Trani, specie nei siti sensibili (Palazzo di Città, Carcere, Palazzetto) attualmente utilizzati ? Se tuttti insieme, maggioranza e minoranza consiliare, riusciamo ad evitare altri scempi ce ne sarà grata tutta la Città.» Franco Caffarella
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