Appalti del piano di zona, si mobilitano 12 associazioni escluse
Convocata una conferenza stampa a San Luigi. Tra le associazioni ci sono anche l'Oasi 2, Xiao Yan e la Prometeo
mercoledì 28 settembre 2011
Dodici associazioni del terzo settore di Trani e Bisceglie hanno indetto una conferenza stampa per venerdì 30 settembre (alle 17) presso l'auditorium di San Luigi al fine di poter sviluppare una costruttiva riflessione in merito alle vicende attuali del piano sociale di zona ed all'affidamento di servizi essenziali per il territorio che l'ufficio comunale ha avviato con il meccanismo della procedura negoziata. Fra queste ci sono anche l'Oasi 2, Xiao Yan, la Prometeo e l'associazione Promozione sociale e solidarietà.
«Senza entrare nel merito di polemiche politiche che non ci appartengono - scrivono - e tralasciando i pur legittimi rilievi sulle procedure e modalità amministrative degli stessi, siamo molto sorpresi dal fatto che quasi interamente il terzo settore locale non sia stato messo nelle condizioni di poter quanto meno partecipare alle gare sotto accusa. Le realtà che da anni operano nell'ambito della cooperazione sociale e dell'associazionismo hanno dato il loro prezioso contributo alla crescita di questo territorio lavorando spesso nel silenzio e offrendo servizi che nel quotidiano hanno saputo sopperire alle mille inadempienze della burocrazia, e a loro è sempre stato chiesto di continuare su questa strada tra mille sacrifici e con scarsissime risorse economiche. L'esperienza del terzo settore aveva per altro dato dimostrazione in più di un'occasione che il lavoro di rete o modalità di co-progettazione potevano essere soluzioni esemplari per permettere a tutti i soggetti, nel rispetto delle regole minime che le normative impongono, di poter dare il proprio contributo nell'offrire servizi di qualità».
Alla conferenza stampa, gli organizzatori hanno invitato tutte le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, gli operatori del terzo settore, i rappresentanti istituzionali «condividendo, in questo modo, punti di vista e idee che possano contribuire alla pianificazione di un serio percorso di crescita sociale per il nostro territorio».
«Senza entrare nel merito di polemiche politiche che non ci appartengono - scrivono - e tralasciando i pur legittimi rilievi sulle procedure e modalità amministrative degli stessi, siamo molto sorpresi dal fatto che quasi interamente il terzo settore locale non sia stato messo nelle condizioni di poter quanto meno partecipare alle gare sotto accusa. Le realtà che da anni operano nell'ambito della cooperazione sociale e dell'associazionismo hanno dato il loro prezioso contributo alla crescita di questo territorio lavorando spesso nel silenzio e offrendo servizi che nel quotidiano hanno saputo sopperire alle mille inadempienze della burocrazia, e a loro è sempre stato chiesto di continuare su questa strada tra mille sacrifici e con scarsissime risorse economiche. L'esperienza del terzo settore aveva per altro dato dimostrazione in più di un'occasione che il lavoro di rete o modalità di co-progettazione potevano essere soluzioni esemplari per permettere a tutti i soggetti, nel rispetto delle regole minime che le normative impongono, di poter dare il proprio contributo nell'offrire servizi di qualità».
Alla conferenza stampa, gli organizzatori hanno invitato tutte le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, gli operatori del terzo settore, i rappresentanti istituzionali «condividendo, in questo modo, punti di vista e idee che possano contribuire alla pianificazione di un serio percorso di crescita sociale per il nostro territorio».