Arrestato il parcheggiatore abusivo di piazza Re Manfredi
Per tentata estorsione ai danni di un avvocato del Foro di Trani. Invito della polizia: «Denunciate per porre fine al problema»
martedì 13 settembre 2011
11.08
Nella mattinata di lunedì, gli agenti del commissariato di polizia di Trani hanno arrestato il tranese Vincenzo Porcaro, 24 anni, pluripregiudicato, per tentata estorsione ai danni di un avvocato del Foro di Trani.
Come da noi più volte denunciato, nell'ultimo periodo in varie zone della città adibite ad area di sosta a pagamento, si sono verificati numerosi episodi di danneggiamenti ad autovetture. A più riprese è stata segnalata alle autorità competenti la presenza di parcheggiatori abusivi che chiedevano con insistenza e fastidiosa petulanza soldi non dovuti per garantire la «sorveglianza» dei veicoli. La tolleranza del fenomeno ne ha favorito la degenerazione: le richieste sono divenute dapprima arroganti e poi estorsive, in quanto accompagnate da minacce, tramutatesi in atti di effettivo danneggiamento alle autovetture in sosta. Le reiterate notizie in merito hanno suscitato notevole allarme tra gli utenti. Per porre fine al malcostume ed agli episodi delinquenziali, la polizia di Trani ha disposto una mirata serie di servizi di controllo nelle zone interessate dal fenomeno.
Lunedì mattina una pattuglia della squadra volante, nell'effettuare l'ennesimo controllo in piazza Re Manfredi, ha sorpreso il noto pregiudicato Vincenzo Porcaro vicino ad un'autovettura (una Toyoyta Yaris) intento a colloquiare con una giovane donna seduta nell'auto, parlando in modo animato, al punto da non accorgersi della presenza della polizia. Alla vista degli agenti, Porcaro ha cercato di dileguarsi. Nel contempo la giovane donna, risultata poi essere un avvocato del Foro di Trani, lo ha indicato come autore di una tentata estorsione ai suoi danni. Infatti, nonostante avesse adempiuto al pagamento della sosta con l'acquisto del grattino, l'avvocato si è visto richiedere da Porcaro del denaro extra per la «custodia» dell'auto in sosta, una modesta somma supplementare: «Dammi i soldi per un caffè», le sue parole. Porcaro si è ponsto dinanzi alla portiera dell'autovettura a mò di barriera, impedendo all'avvocato di uscire dal suo veicolo. All'ulteriore rifiuto della donna, il parcheggiatore abusivo ha aggiunto testualmente: «Quanto casino stai a fare per un caffè, io te lo dico perché puoi trovarti la macchina tutta raschiata da me».
Prove sufficienti, insomma, per contestargli il reato di estorsione. Raccolti questi elementi, la pattuglia intervenuta si poneva all'inseguimento dell'estorsore che veniva poco dopo individuato e raggiunto in via Mario Pagano dove è stato fermato e dichiarato in arresto. Tradotto in carcere, è ora a disposizione del sostituto procuratore Fabio Buquicchio.
La polizia di Trani sottolinea la rilevanza fondamentale della collaborazione degli utenti danneggiati, senza la cui deposizione non è possibile giungere all'arresto dei responsabili. Invita quanti abbiano già subito condotte analoghe a denunciarle, e quanti dovessero malauguratamente incorrere in futuro in simili episodi a fare altrettanto, contribuendo così a porre fine alle condotte delinquenziali in modo definitivo. Il ripristino della legalità richiede la necessaria collaborazione della cittadinanza.
Come da noi più volte denunciato, nell'ultimo periodo in varie zone della città adibite ad area di sosta a pagamento, si sono verificati numerosi episodi di danneggiamenti ad autovetture. A più riprese è stata segnalata alle autorità competenti la presenza di parcheggiatori abusivi che chiedevano con insistenza e fastidiosa petulanza soldi non dovuti per garantire la «sorveglianza» dei veicoli. La tolleranza del fenomeno ne ha favorito la degenerazione: le richieste sono divenute dapprima arroganti e poi estorsive, in quanto accompagnate da minacce, tramutatesi in atti di effettivo danneggiamento alle autovetture in sosta. Le reiterate notizie in merito hanno suscitato notevole allarme tra gli utenti. Per porre fine al malcostume ed agli episodi delinquenziali, la polizia di Trani ha disposto una mirata serie di servizi di controllo nelle zone interessate dal fenomeno.
Lunedì mattina una pattuglia della squadra volante, nell'effettuare l'ennesimo controllo in piazza Re Manfredi, ha sorpreso il noto pregiudicato Vincenzo Porcaro vicino ad un'autovettura (una Toyoyta Yaris) intento a colloquiare con una giovane donna seduta nell'auto, parlando in modo animato, al punto da non accorgersi della presenza della polizia. Alla vista degli agenti, Porcaro ha cercato di dileguarsi. Nel contempo la giovane donna, risultata poi essere un avvocato del Foro di Trani, lo ha indicato come autore di una tentata estorsione ai suoi danni. Infatti, nonostante avesse adempiuto al pagamento della sosta con l'acquisto del grattino, l'avvocato si è visto richiedere da Porcaro del denaro extra per la «custodia» dell'auto in sosta, una modesta somma supplementare: «Dammi i soldi per un caffè», le sue parole. Porcaro si è ponsto dinanzi alla portiera dell'autovettura a mò di barriera, impedendo all'avvocato di uscire dal suo veicolo. All'ulteriore rifiuto della donna, il parcheggiatore abusivo ha aggiunto testualmente: «Quanto casino stai a fare per un caffè, io te lo dico perché puoi trovarti la macchina tutta raschiata da me».Prove sufficienti, insomma, per contestargli il reato di estorsione. Raccolti questi elementi, la pattuglia intervenuta si poneva all'inseguimento dell'estorsore che veniva poco dopo individuato e raggiunto in via Mario Pagano dove è stato fermato e dichiarato in arresto. Tradotto in carcere, è ora a disposizione del sostituto procuratore Fabio Buquicchio.
La polizia di Trani sottolinea la rilevanza fondamentale della collaborazione degli utenti danneggiati, senza la cui deposizione non è possibile giungere all'arresto dei responsabili. Invita quanti abbiano già subito condotte analoghe a denunciarle, e quanti dovessero malauguratamente incorrere in futuro in simili episodi a fare altrettanto, contribuendo così a porre fine alle condotte delinquenziali in modo definitivo. Il ripristino della legalità richiede la necessaria collaborazione della cittadinanza.