Attenti al buco! Voragini, crateri e cedimenti per le strade di Trani

Qualcosa non va negli interventi che vengono realizzati, in quelli che non avvengono e nei ripristini dopo i lavori per fibre ottiche o tubazioni.

martedì 14 marzo 2023 10.28
A cura di Stefania De Toma
Ed ecco che ora, oltre i crateri che costellano le vie della città, appaiono anche i cedimenti nell'asfalto, con sommo gaudio, si fa per dire, di storte alle caviglie, di semiassi delle macchine, ("centocinquanta euro di danni per una buca che sarà stata grande due metri per uno su via Don Sturzo, un paio di settimane fa !" , ci racconta una lettrice), ma anche delle ruote di cicli e motocicli, solo per fare qualche esempio più o meno banale. L'ultimo, gravissimo, sul quale ci sarebbe veramente poco da essere ironici, è apparso ieri sera all'inizio di via Aldo Moro a pochi giorni dalla fine di lavori, e dà la misura di quanto sia pericoloso, oltre del fatto che probabilmente c'è qualcosa che non va nella manutenzione e riparazione delle strade. Questo dislivello ha una misura che va dai dieci ai venti centimetri, e ricorda un po' anche, nel corrispondente crocevia tra Corso Italia e Corso Vittorio Emanuele, il chiusino sprofondato di qualche mese fa.


Il problema è che di queste situazioni la città è veramente piena, dal centro alle periferie, e che riparazioni non adeguate spesso causano spese e danni peggiori delle situazioni preesistenti.
Anche quando si tratta di riparazioni sommarie effettuate da ditte che, per esempio , fanno passare la fibra oppure tubazioni - l'occhio di una Amministrazione - forse? - dovrebbe verificare il ripristino in maniera adeguata.

Per non parlare del fatto che in ogni campo, non solo quello stradale, una regolare manutenzione costituisce un investimento sicuramente meno oneroso di quello di riparazioni di emergenza che evidentemente dimostrano nel tempo-breve - tutto il loro carattere di provvisorietà e precarietà.

Ci sono ovunque buche nelle strade, in alcuni casi vere e proprie voragini, che magari dopo la denuncia dei cittadini vengono riempite e ricoperte, ma che alla prima pioggia, al massimo in un paio di mesi, riaprono le proprie fauci perché evidentemente il ripristino degli strati del manto stradale non viene realizzato in maniera che la riparazione divenga definitiva, un po' come la macchina del capo della canzoncina che si cantava da piccoli, con un buco nella gomma che viene riparata con la chewing gum.

Non vuole essere una sterile polemica o un'aggressione gratuita, quello che ci si limita a fare è registrare una situazione che evidentemente costituisce un problema per i cittadini in un bene pubblico essenziale come una strada, che dovrebbe garantire sicurezza e incolumità.

Con le foto che arrivano in redazione da tutta Trani ci sarebbe da pubblicare un manuale di geologia, ma onestamente, la città ne vorrebbe fare a meno. Intanto è il caso di dire, meglio stare "attenti al buco", anzi, alle buche e alle strade che ci cedono sotto i piedi, mentre attraversiamo da pedoni, mentre guidiamo l'automobile , mentre transitiamo con la bici o col monopattino.
C'è da risparmiarsi salute e denaro.