Bassorilievo rubato in chiesa: "Atto ignobile" e Di Leo (Lega) scrive al Sindaco ponendo il caso sicurezza a Trani

Dopo il furto in via Malcangi, il capogruppo della Lega chiede se l'area sia videosorvegliata

sabato 30 agosto 2025 9.48
A cura di Tonino Lacalamita
Un furto sacrilego nel cuore della città accende il dibattito sulla sicurezza a Trani. La notizia della sottrazione di un prezioso bassorilievo dall'altare della chiesa del Sacro Cuore, in via Malcangi, denunciata via social da don Raffaele Sarno, Rettore della chiesa, non ha generato solo lo sdegno dei fedeli, ma ha innescato una dura reazione politica. A farsi portavoce dell'indignazione e a chiedere risposte concrete è il consigliere comunale della Lega, Giovanni di Leo, con una nota ufficiale inviata ai vertici dell'amministrazione comunale. Il suo intervento non si limita alla semplice condanna, ma pone domande precise sulle misure di sorveglianza e invoca una risposta istituzionale unitaria di fronte a un episodio che ferisce l'intera comunità.

Questo il testo della nota ufficiale:

Al Sindaco della Città di Trani - All'Assessore alla Polizia Locale , Legalità e Sicurezza del Territorio - Al Presidente del Consiglio Comunale- Al Signor Dirigente del Comando Polizia Locale
Oggetto: Furto di bassorilievo Chiesa Sacro Cuore di Via Malcangi

Dalla stampa ho appreso con incredulità e dolore che presso la chiesa Rettoria del Sacro Cuore sita in Trani alla centralissima Via Malcangi è stato perpetrato un furto nel corso del quale è stato, addirittura, asportato il bassorilievo in metalli preziosi dell'altare. La notizia è stata diffusa grazie ad un post del sacerdote di quella chiesa affidato ai social .Dal contenuto dello stesso non si è avuto modo di capire le modalità di tale ignobile sottrazione, ad esempio se c'è stato un furto con scasso , quando è avvenuto , di giorno , di notte ? e così via altri particolari. Tuttavia poiché ritengo che le chiese siano un patrimonio inestimabile non solo delle Arcidiocesi ma anche delle città che le ospitano e dei fedeli che le frequentano sono a chiedervi se in detta centralissima strada comunale vi sono delle telecamere di sorveglianza con rilevatori di targa e se le relative riprese sono state messe a disposizione della A.G. e delle forze di polizia che immagino siano state interessate dell'accaduto .Diversamente mi verrebbe da commentare che a Trani da un po' di tempo è veramente possibile …..tutto! Chiedo infine al Presidente del Consiglio Comunale di convocare una conferenza dei capigruppo per valutare un testo congiunto di solidarietà e sdegno da diffondere anche a mezzo stampa.

L'intervento del consigliere Di Leo, dunque, sposta la questione da un piano puramente criminale a uno prettamente politico-amministrativo. La palla passa ora direttamente ai vertici del Comune, chiamati a una duplice risposta. Da un lato, una risposta tecnica e operativa da parte dell'Assessorato alla Sicurezza e del Comando di Polizia Locale, per chiarire lo stato della videosorveglianza nell'area e l'avanzamento delle indagini. Dall'altro, una risposta di natura politica.

Si vedrà se il Presidente del Consiglio Comunale accoglierà la richiesta di convocare i capigruppo, trasformando un atto di condanna in un raro momento di unità istituzionale. La proposta diventa così un banco di prova per misurare la capacità della politica tranese di compattarsi su temi che feriscono l'intera comunità, al di là degli schieramenti. Nel frattempo, al di là delle polemiche e delle future mosse istituzionali, resta l'amarezza per un gesto che ha profanato un luogo di culto e privato la città di un pezzo del suo patrimonio. I cittadini e i fedeli attendono ora non solo che i responsabili vengano assicurati alla giustizia, ma anche un segnale concreto che la tutela dei beni comuni è una priorità non negoziabile per chi amministra la città.