«C’è una maggioranza che dirige ed una che subisce le scelte?»

Caso Pegaso, affonda il colpo anche Upf. De Simola vede tanta confusione nel centrodestra tranese

martedì 23 luglio 2013
L'inaugurazione della sede d'esami dell'università telematica Pegaso all'interno della biblioteca scatena l'opposizione.

Vincenzo De Simola (Uniti per Ferrante) rivolge una serie di quesiti sulla situazione paradossale che si è vissuta nell'immediata vigilia della cerimonia e causata dalla delibera di concessione della sala Ronchi alla Pegaso. «Quanti studenti tranesi trarranno giovamento dall'apertura di questa sede universitaria? Abbiamo un numero considerevole di studenti tranesi iscritti alla Pegaso costretti a girare l'Italia per sostenere un esame? E quanti studenti pugliesi sono iscritti a questa università tanto da portare notevoli benefici all'economia, alla nostra cultura ed alla nostra società? Come mai un'università privata occupa un luogo pubblico sottraendolo alla pubblica utilità? Come mai la giunta delibera, senza fare alcun passaggio in Consiglio comunale che la Pegaso potrà utilizzare la sala Ronchi per 90 giorni rinnovabili, in comodato d'uso gratuito in cambio di un rimborso forfettario annuale di mille euro?».

Per De Simola non va sottovalutata la portata politica della delibera che ha dato il via libera alla Pegaso. «Se è una buona e lodevole iniziativa come mai spacca la maggioranza? Come mai si assiste ad una serie di polemiche all'interno della maggioranza e addirittura all'interno dello stesso partito? Questa maggioranza ha una prospettiva omogenea per Trani? Il programma elettorale lo hanno stilato insieme? O per lo meno si sono aggregati attorno ad un'idea comune di città? Durante le riunioni di maggioranza di cosa si parla? Ci si parla all'interno della maggioranza? O c'è forse una maggioranza che dirige ed una maggioranza che deve subire scelte di altri?».

«Ci auspicavamo – conclude l'esponente di Upf - che con i numeri che questa amministrazione ha in Consiglio comunale mostrasse determinazione nel governare Trani e desse risposte concrete alla città e ai bisogni dei suoi cittadini. Ci ritroviamo a vivere, invece, una serie di dubbi dovuti ad un modo di amministrare confusionario, con azioni senza prospettiva e iniziative di corto respiro».