Carcere di Trani, detenuti protestano contro il sovraffollamento

La Polizia Penitenziaria lavora con sole dieci unità

venerdì 21 agosto 2009
Ieri sera, dalle ore 21 alle ore 22.30 circa, oltre 270 detenuti ristretti in una sola ala dell'ex Super Carcere di Trani, hanno protestato contro il sovraffolamento delle carceri, battendo sulle inferiate e sulle finestre con svariati oggetti.

«L'O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) - spiega Mastrulli, Vicesegretario Generale Nazionale - seconda forza del Comparto Sicurezza dei Baschi Azzurri a livello Nazionale e Regionale, rimarcando la grande preoccupazione per lo storico sovraffollamento detentivo delle strutture Penitenziarie segnala che nella serata di ieri 20 agosto 2009, dalle ore 21 alle ore 22.30 circa oltre 270 detenuti ristretti in una sola ala dell'ex Super Carcere di Trani aderendo alla manifestazione nazionale iniziata al Nord Italia da tutti i reclusi, hanno inscenato una forte concitata azione di battitura sulle inferriate delle Celle e finestre con suppellettili e quant'altro in loro dotazione.

Non si escludono il lancio di bombolette di gas riversandole nel corridoio interno detentivo ed esterno delle finestre al fin e di attirare l'attenzione sul pianeta carcere ed il suo sovraffollamento.»

La capienza del penitenziario è a pieno regime di 220 reclusi, mentre con una sola area aperta sono presenti 278 reclusi quindi con un sovraffollamento del 50% rispetto alla capienza ottimale.

«Il Personale di Polizia Penitenziaria, le poche unità in servizio circa una decina in quanto altri sono stati inviati in missione in ambito Regionale e Nazionale per la drammaticità del momento carcerario, nonostante il livello di guardia era altissimo, hanno brillantemente e professionalmente garantito la massima sicurezza e l'incolumità del sistema Penitenziario al Comando del nuovo insediato Commissario di reparto e della reggente Direzione che insieme ai Poliziotti hanno garantito le forme istituzionali.

L'OSAPP aveva ragione nel segnalare la drammaticità della questione - conclude Mastrulli - nei giorni precedenti, i gravi fatti di ieri sera di Roma, Milano, Torino, Genova oggi tocca anche la Puglia e paricolarmente Trani. Non si esclude che nella giornata odierna i reclusi possano ripetere la protesta astenendosi anche dal consumare il proprio vitto come sta accadendo nei restanti Penitenziari d'Italia».