Casa natale Giovanni Bovio, emessa nuova ordinanza di sgombero

E il Comune chiede anche l'intervento dei servizi sociali

domenica 9 luglio 2017 21.37
A cura di Alessandra Vacca
Nuova intimazione di "sfratto" per gli abusivi della casa natale Giovanni Bovio. In data 6 luglio, il Comune di Trani ha emesso una nuova ordinanza di sgombero della dimora che, dal mese di marzo, è occupata, senza alcun titolo, da una famiglia di sette persone.

Il problema è rappresentato proprio dalla presenza di minori e dal fatto che la madre di famiglia è in stato interessante, motivo per il quale il Comune ha chiesto anche l'intervento dei servizi sociali. Nell'ordinanza si parla di "rilascio a mezza consegna spontanea da effettuarsi entro dieci giorni dalla notificazione", preannuciando che in caso di mancata osservanza della stessa si procederà, "previa definizione da parte dei competenti Uffici Servizi sociali Comunali, alle operazioni di sgombero coatto dello stesso, senza ulteriore avviso, in data e ora che stabilirà la Forza Pubblica in accordo con il signor sindaco e il dirigente dell'Ufficio Patrimonio, in autonomia secondo le priorità degli interventi, di concerto con i settori comunali coinvolti nelle operazioni (Servizi Sociali, Contenzioso e Legale, e Polizia Locale)". Si specifica anche che "le operazioni di sgombero saranno effettuate in ogni caso, anche in assenza degli occupanti abusivi, tramite: apertura farzosa della porta d'ingresso, inventario dei mobili e di arredi ivi contenuti e sostituzione della relativa serratura, con addebito a carico dell'occupante di tutte le spese sostenute da questo Ente e relative all'accesso, trasporto, deposito di giudizio, nonché di tutte quelle ad ogni altro titolo sostenute dall'Amministrazione Comunale, proprietaria dell'immobile oggetto di occupazione".

Ricordiamo che in passato il Comune aveva già intimato gli abusivi di lasciare la palazzina, ma senza alcun risultato. La scadenza fu poi prorogata diverse volte, per ovvi problemi legati alla presenza di minori. Lo stesso sindaco Amedeo Bottaro, intervenuto sull'annosa vicenda, aveva più volte espresso la volontà di trovare una sistemazione alternativa alla famiglia prima di procedere con lo sgombero, onde di evitare di lasciare i minori per strada. Ma ad oggi nulla di concreto è stato fatto e lo sgombero coatto della dimora che diede i natali al giurista Giovanni Bovio rimane l'unica alternativa.