Che fine ha fatto il Contratto di quartiere?

Abitanti di zona "S. Angelo" scrivono al commissario Iaculli

venerdì 30 gennaio 2015 7.07
A cura di Giuliano Pagnotta
Nonostante il poco tempo a disposizione – utile, di fatto, per traghettare la città verso nuove elezioni e intanto rimetterla in ordine per quel che si può – il neo-commissario prefettizio di Trani ha più volte manifestato, in queste prime uscite ufficiali, la propria disponibilità ad ascoltare le esigenze di tutti, garantendo che nulla, nei limiti del possibile, sarà trascurato. Ebbene, pare proprio che molti cittadini non aspettassero altro – che la disponibilità della dottoressa Iaculli – per esporre problematiche, finora neanche ascoltate dalle precedenti amministrazioni.

È il caso di un gruppo di abitanti di quartiere "Sant'Angelo" ormai stanchi di vivere in una zona che non ha mai offerto altro alla vista, se non terreni incolti e sporcizia ovunque. Questi, in una lettera indirizzata al nuovo commissario prefettizio, hanno chiesto di far luce sul protrarsi di una situazione di stallo, concernente la riqualificazione di suddetta area urbana: «Negli anni precedenti è stato promosso un programma di riqualificazione della nostra zona, denominato "Contratto di quartiere". In questo 'nuovo' quartiere – si legge nella nota – non dovevano esserci solo nuove costruzioni, ma anche parchi, piazze e urbanizzazioni».

Si tratta di opere per la cui realizzazione i cittadini in questione hanno contribuito direttamente, dal momento che nel costo degli appartamenti era incluso anche l'importo necessario ad effettuare gli espropri, nonché ad attuare il programma di riqualificazione.

Tuttavia, non si sa né dove, né come questi soldi siano stati utilizzati: «Ci dicono che alcune opere non vanno avanti perché i terreni non sono stati ancora espropriati, ma intanto noi abbiamo già pagato. Che fine hanno fatto i nostri soldi? Che fine hanno fatto le piazze, i parchi e tutto quello che era stato promesso?».

Rimane l'incertezza di quanti, confidando nella disponibilità e soprattutto nell'imparzialità della dottoressa Iaculli, non rinunciano ad affidare ad una lettera il proprio sfogo, benché «consapevoli delle notevoli difficoltà e 'menzogne' a cui – il nuovo commissario – potrebbe andare incontro approfondendo questo argomento».

Nonostante l'indignazione, dunque, per i cittadini di zona Sant'Angelo rimane la speranza «che almeno Lei – il commissario – possa aiutarci a vivere in un quartiere migliore».