Consiglio Comunale, il Pd presenta due emendamenti al bilancio su Irpef e Imu
Il capogruppo De Laurentis spiega i due interventi correttivi che ha inoltrato
giovedì 31 luglio 2014
6.42
Con l'esito del consiglio comunale già incerto ancor prima di iniziare, il Partito Democratico, attraverso i suoi consiglieri, non abbassa la guardia e si prepara alla discussione del bilancio. Proprio su questo tema lo schieramento ha presentato due emendamenti, che andrebbero a influire direttamente su Imu e Irpef.
Il primo ripropone una rimodulazione sulle aliquote dell'addizionale Irpef comunale, con il passaggio da quella fissa ad un sistema di aliquote progressive a scaglioni, con una consistente riduzione per i redditi bassi, compensata da un trasferimento del carico sui redditi elevati. Con tale sistema si otterrebbe una tassazione più equilibrata.
Il secondo emendamento mira ad una riduzione di 1 punto percentuale della aliquota Imu sugli immobili strumentali utilizzati da aziende inquadrate come industriali, portandola allo stesso livello di quella applicata per gli immobili di proprietà di altre categorie di impresa, eliminando questa disparità di trattamento.
De Laurentis, capogruppo Pd in consiglio, spiega che per tali immobili, attualmente, l'aliquota applicata è al 10.60, ovvero la massima. Riteniamo che mai come in questo momento di crisi del sistema produttivo, non dovrebbero essere penalizzato chi investe sulla produzione e quindi anche sul lavoro. L'amministrazione ha quindi la possibilità anche attraverso le politiche fiscali di orientare gli investimenti e favorire l'occupazione.
Il primo ripropone una rimodulazione sulle aliquote dell'addizionale Irpef comunale, con il passaggio da quella fissa ad un sistema di aliquote progressive a scaglioni, con una consistente riduzione per i redditi bassi, compensata da un trasferimento del carico sui redditi elevati. Con tale sistema si otterrebbe una tassazione più equilibrata.
Il secondo emendamento mira ad una riduzione di 1 punto percentuale della aliquota Imu sugli immobili strumentali utilizzati da aziende inquadrate come industriali, portandola allo stesso livello di quella applicata per gli immobili di proprietà di altre categorie di impresa, eliminando questa disparità di trattamento.
De Laurentis, capogruppo Pd in consiglio, spiega che per tali immobili, attualmente, l'aliquota applicata è al 10.60, ovvero la massima. Riteniamo che mai come in questo momento di crisi del sistema produttivo, non dovrebbero essere penalizzato chi investe sulla produzione e quindi anche sul lavoro. L'amministrazione ha quindi la possibilità anche attraverso le politiche fiscali di orientare gli investimenti e favorire l'occupazione.