"Crisi d'impresa: nuova cultura nella gestione del rischio", in scena il primo di due incontri

L'evento a Trani ha visto un'ampia partecipazione di professionisti nella sede dell'Odcec

mercoledì 23 ottobre 2019 16.52
Si è tenuto martedì 22 ottobre, presso la sede dell'ODCEC Trani, il primo dei due incontri organizzati dalla Fondazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili su "Crisi d'impresa: nuova cultura nella gestione del rischio e composizione negoziata" per esaminare le disposizioni del nuovo "Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza", emanato in attuazione della Legge Delega n. 155/2017, definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (G.U.R.I. n. 38 del 14.02.2019 – Supp. Ordinario n. 6). La nuova normativa manda in soffitta il termine «fallimento» e introduce una nuova fase, quella della cosiddetta "allerta preventiva", per anticipare l'evidenza della crisi e consentire, a tutti gli interessati (Imprenditore, Professionisti e Revisori) di intervenire prima che l'insolvenza diventi conclamata.

Dopo i saluti istituzionali del dott. Alberto Muciaccia, presidente della Fondazione, il prof. Savino Santovito del Dipartimento di Economia e Finanza dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", ha introdotto e coordinato i lavori evidenziando, nella prospettiva dell'aziendalista, la nuova cultura di gestione del rischio nelle imprese, che comporta la necessità di accettare i possibili errori del management e la conseguente crisi d'impresa, come evento possibile e non eccezionale. Di qui la "ratio" della riforma, che elimina il termine "fallimento", con la sua connotazione negativa, per introdurre la nozione di "liquidazone giudiziale". Quindi, hanno relazionato il prof. avv. Gianvito Giannelli, che ha analizzato le novità fondamentali della riforma con le connesse problematiche giuridiche e il prof. avv. Ugo Patroni Griffi, che poi si è soffermato in particolare su alcuni elementi qualificanti, quali l'operatività dell'OCRI, la natura degli indici di allerta e la procedura di composizione assistita, prospettando anche le numerose criticità ancora da risolvere.

E' importante sottolineare che l'obiettivo della riforma è infatti quello di salvaguardare il più possibile la continuità aziendale, attivando un meccanismo a favore dell'Impresa e dell'Imprenditore in difficoltà, purchè in buona fede. Proprio per beneficiare di questo approccio "nuovo" alla crisi d'impresa e, quindi, per conseguire il risultato della salvaguardia e della continuità, è necessario che l'impresa sia garantita da un sistema di controlli particolarmente efficace, che non possono essere basati solo su dati storici contabili.

I cambiamenti introdotti dalla nuova disciplina vigente determinano effetti e conseguenze operative sulle attività degli imprenditori, amministratori e dei professionisti interessati. L'evento, che ha visto un'ampia partecipazione di professionisti, si è concluso con alcune domande di approfondimento e con l'invito al prossimo appuntamento di martedì 29 ottobre p.v. presso la stessa sede.
Crisi d'impresa: nuova cultura nella gestione del rischio
Crisi d'impresa: nuova cultura nella gestione del rischio
Crisi d'impresa: nuova cultura nella gestione del rischio
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