Discarica Ekobat, Pina Chiarello ringhia

L'assessore: «No ad una seconda Ecoerre». Lunedì prima conferenza di servizi in Provincia. Stoccata a Cefola

giovedì 22 marzo 2012 14.52
Lunedì mattina in Provincia è stata convocata la prima conferenza di servizi sul possibile insediamento nel territorio di Trani di una discarica per rifiuti non pericolosi (con annesse celle per rifiuti contenenti amianto e rifiuti pericolosi stabili e non reattivi) così come nelle intenzioni della società Ekobat.

A pochi giorni dal primo incontro Istituzionale fra le parti, l'assessore all'ambiente del Comune di Trani, Pina Chiarello, ha voluto ribadire il fermo dissenso del Comune di Trani, per altro già motivato in Consiglio comunale. «A Trani non ci deve essere una seconda Ecoerre ed è per questo motivo che invito tutta la comunità locale, le associazioni ed i partiti a far sentire nelle sede competenti la voce del dissenso seguendo la strada già intrapresa dall'amministrazione, da Legambiente e dai Verdi, il cui apporto si è dimostrato in questi mesi importante e qualificato».

Il Comune di Trani (che sarà rappresentato dal dirigente dell'ufficio tecnico) affila le armi per opporre contenuti alla proposta d'insediamento: «Siamo convinti – spiega la Chiarello – di avere argomentazioni a sufficienza per rispedire al mittente questa proposta aggressiva nei confronti del territorio. Mi spiaace sottolineare di aver notato un orientamento poco chiaro da parte dell'assessore provinciale all'ambiente, Gennaro Cefola. Se a lui fa piacere un insediamento nella Bat di questo tipo può benissimo spingere per farlo nella sua città. Noi siamo fermamente contrari e manteniamo quella linea già tracciata da una delibera di Consiglio comunale del 1999 con cui fu espresso all'unanimità il diniego sia alla realizzazione nell'agro di Trani di una discarica per rifiuti speciali che a qualsiasi altra installazione di discarica per rifiuti speciali. Di più, nell'ambito dell'iter di approvazione del piano urbanistico generale, il Consiglio approvò un emendamento costituito dal divieto alla realizzazione di impianti di discarica di rifiuti di qualsiasi provenienza nelle zone agricole per attività primarie sottoposte a tutela e recupero e nelle zone agricole in generale».