Divieti e rimozioni: caos cartelli

Apposti e poi spariti. La gente parcheggia e si ritrova senza macchina. Nella zona del centro in azione il carro attrezzi

lunedì 6 agosto 2012 10.08

Festa patronale e traffico, ecco un'altra storia da raccontare. Per consentire il regolare transito della processione e per consentire a tutti di seguirla in sicurezza, com'è ben noto, annualmente viene predisposta un'ordinanza in cui si elencano le strade dove è vietato sostare nei giorni dell'evento, pena la multa e la rimozione del mezzo. Un elenco di vie e punti ormai arcinoto poiché il percorso raramente viene stravolto. Atto successivo all'emissione dell'ordinanza, l'apposizione dei cartelli dove sono indicati i giorni e le fasce orarie in cui è vietato sostare. L'apposizione dei cartelli è a cura degli organizzatori.

Ebbene, giovedì, con le canoniche 48 ore di anticipo, il comitato organizzatore della festa patronale aveva predisposto il consueto, massiccio, giro di installazione dei cartelli. Qualcuno però ha pensato bene, per dispetto o per scherzo, di far sparire da alcune strade le indicazioni. E' successo in piazza della Repubblica (nel corridoio centrale che congiunge i due lati di via Cavour), è accaduto in via Ognissanti ed in altre strade del centro storico attraversate dal passaggio della processione, sfilata in alcuni punti con le auto in sosta. Molti automobilisti, non trovando i cartelli, hanno infatti parcheggiato tranquillamente la propria auto, nella più assoluta buona fede. E i vigili ovviamente, mancando i cartelli, non hanno potuto sanzionare i mezzi.

Domenica mattina, preso atto dell'inconveniente, il comitato organizzatore è nuovamente uscito alle 9 a sistemare i cartelli. Chi ha parcheggiato l'auto sabato sera e non è uscito domenica mattina ha trovato, nel pomeriggio, una brutta sorpresa. Nella zona del centro della città era in azione, implacabile, il carro attrezzi. Una vettura è finita al deposito, una seconda è stata salvata in zona Cesarini dal proprietario, allertato da alcuni conoscenti. L'uomo ha cercato di spiegare ai vigili che, fino alla sera precedente, nessun cartello proibiva la sosta, ma ormai la multa era cosa fatta. L'automobilista con tutta probabilità farà ricorso lamentando l'assenza dell'indicazione del divieto. Vai a spiegare che il cartello c'era e che qualcuno l'aveva fatta sparire.