Emergenza ambientale, il Consiglio chiede all'Asl un quadro dettagliato sui tumori

Richiesto anche la redazione di un quadro sulle cave dismesse a Trani

venerdì 13 aprile 2018 14.47
Il Consiglio Comunale ha ieri discusso delle emergenza ambientale a Trani, in particolare dell'ex discarica in contrada Puro Vecchio e della cava in contrada Monachelle. Il provvedimento, così come quello degli ex vigilanti Amiu, è stato portato in Consiglio per volontà di 13 consiglieri comunali e non della Giunta.

IL DOCUMENTO: L'Amministrazione comunale, approfittando di un finanziamento Por Puglia 2000-2006 per il miglioramento della qualità dell'ambiente nelle aree urbane, provvide ad acquistare un sistema di centraline integrato di rilevamento e monitoraggio dell'inquinamento atmosferico nel territorio cittadino. Le stesse furono consegnate nel 2004 ad Amet Spa ed installate nell'area dei Capannoni Ruggia, avviando così il progetto di monitoraggio di inquinamento. Tra il 2004 e il 2005 queste centraline furono affidate ad Amiu affinché le custodisse e provvedesse alla gestione del loro sistema. L'Amiu a sua volta si avvalse al Dipartimento di Chimica dell'Università di Bari per gestire la situazione ambientale. Nel 2014 la Regione invitò il Comune, considerando l'alto numero di abitanti e la discarica, a riprendere il monitoraggio ambientale. Con il provvedimento si chiede all'Amministrazione di riattivare il servizio di monitoraggio ambientale della qualità dell'aria mediante il ripristino delle due stazioni di rilevamento mobili di proprietà comunale. Inoltre, s'invita a far luce anche sulla cava Monachelle considerato il forte stato di preoccupazione della cittadinanza.

La consigliera Merra, dopo una cronistoria sulla cava fumante, ha dichiarato: «Oggi chiediamo chiarezza per noi e per i nostri figli. Sono passati 2 anni ma non è stata data alcuna risposta certa». La consigliera Cinquepalmi ha detto: «Noi insistiamo che il sindaco proclami lo stato di emergenza ambientale. Questo perché non ha le risorse per mettere in sicurezza discarica e cava fumante». «Non condivido quando si dice che quest'Amministrazione non ha fatto nulla» – ha invece detto il consigliere Avantario. «E' chiaro che tutti noi vorremmo vedere questo problema risolto. Se un'Amministrazione si occupa di salute io sono contento». La consigliera Di Lernia ha aggiunto: «Il controllo analogo lo state attuando? Come mai la vasca utilizzata per la raccolta del percolato non è stata utilizzata? Pare si sia formata un'altra vasca di percolato visto all'acqua piovana: è così?».

L'assessore ha replicato: «Partiamo dal deliberato: dice tutto ma non dice assolutamente niente. Io non ho detto né mai bugie né chiacchiere. Non lo dico io ma lo testimoniano le chiacchiere. L'acquisto di queste due centraline di monitoraggio testimoniano l'ennesimo sfregio dei soldi pubblici. Ora stanno presso il sito della discarica: si tratta di due grandi cabine e che sono entrate in funzione per nulla. Ad oggi sono inutilizzabili. Discarica e cava sono due croci che quest'Amministrazione si porta avanti senza averne alcuna parte in causa. Qualche mese fa utilizzammo delle centraline mobili prestateci da Arpa e in quell'occasione non furono rilevate criticità. Continueremo a monitorare facendoci prestare le centraline. Acquistarne comporterebbe degli elevati costi di manutenzione».

Dopo aver fatto la cronistoria su cava fumante, l'assessore ha aggiunto: «Quest'Amministrazione non ha nulla da nascondere. Poi cosa ci chiedete? D'intervenire subito o di dichiarare lo stato di emergenza ambientale? Io e il sindaco ci siamo assunti personalmente le responsabilità. Non abbiamo nulla da nascondere». Anche su discarica l'assessore ha ripercorso tutta la cronistoria con carte alla mano».

Anche il sindaco ha espresso la sua: «Stiamo facendo un grande lavoro su queste situazioni tutte ereditate dal passato, come il bubbone della cava fumante, della discarica, ma non ci tiriamo indietro e facciamo molto di più».

Si poi è poi passati alla votazione degli emendamenti. I primi due di Trani a Capo e M5S sono stati bocciati. Approvato invece l'emendamento a firma del Pd in cui si chiede: "Analisi ambientale sito-specifica sul territorio del Comune di Trani, chiedere alla Asl Bt un quadro dettagliato delle neoplasie (tumori, ndr); rinnovare l'ordinanza che impone ai proprietari di cave dismesse la bonifica e la redazione di un piano particolareggiato (come da legge regionale); adeguarsi alle normative sul gas radon".

Posto in votazione l'intero provvedimento così emendato è stato approvato con 20 voti favorevoli.