Ex macello comunale, i quattro destini dei ruderi

L'area al centro dei progetti più disparati, comprese le alienazioni

venerdì 27 novembre 2015 4.46
A cura di Vincenzo Membola
L'area occupata dai ruderi dell'ex macello comunale ha visto, nel corso, degli ultimi anni, la cronaca locale tornare ad interessarsene: dai sequestri ai possibili progetti di riqualificazione, passando per le cessioni ad altri enti locali fino ad eventuali cessioni. Ultima, in ordine cronologico, la lettera in redazione di Nicola Cuccovillo, che ha ricordato come sull'area fosse stata avanzata la progettualità dell'ipotetico laboratorio urbano di Trani. Ipotesi mai decollata per ragioni politiche, ma che a pochi chilometri di distanza, a Terlizzi, vede nel Mat, centro multifunzionale dedicato alle arti e non solo, il prototipo ideale dei possibili sviluppi che avrebbe potuto raccogliere quel bando appartenente ai Bollenti Spiriti.

Cercando di mettere ordine attraverso il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni 2015 del Comune di Trani, è possibile riscontrare quattro diversi destini nella fetta di proprietà comunale di quell'ampia zona. Innanzitutto, su via Finanzieri, pende ancora la realizzazione degli alloggi per il Comando Provinciale dei Carabinieri. La cessione di 1.420 mq avrebbe fatto recapitare nelle casse comunali circa 1.235.000 milioni di euro. Ogni tipo di acquisizione da parte del Demanio è stata bloccata in attesa che il prefetto della Bat sappia dare risposte concrete al destino di queste strutture, già realizzate o future, in seguito al riordino delle province voluto dal governo centrale.

Il secondo destino appartiene ai suoli direttamente vendibili da parte del Comune, divisi in due diverse particelle, corrispondenti rispettivamente a 1057 mq e 626 mq netti, per un totale di oltre 1.512.000 euro potenziali. Il terzo gruppo, invece, contiene due lotti, da 72 mq in totale, sui quali prima di pronunciare qualsiasi congettura, è necessario realizzare un preliminare approfondimento giuridico. In linguaggio burocratico, la motivazione corrisponde all'accertamento dello stato di diritto dell'immobile. In parole povere, stiamo probabilmente parlando di quei beni sui quali il consigliere d'opposizione Emanuele Tomasicchio si era più volte fermato, anche attraverso la propria attività nel contenzioso.

Infine, l'area più interessante, composta da 1981 mq di terreno collegato ad un fabbricato contenente all'incirca cinque stanze. È qui che il piano riporta la dicitura "vincolare a progetti di valorizzazione del territorio": starà all'indirizzo politico scegliere quale degli aspetti di Trani valorizzare. Il governo Bottaro ha un piccolo tesoro all'ingresso della periferia nord. Dovrà solamente scegliere come utilizzarlo.