Forza Trani organizza un convegno sul Contratto di Quartiere
Visibelli: «Un'impresa sta operando senza avere il titolo abilitativo»
venerdì 10 dicembre 2010
Forza Trani organizza un pubblico convegno sul Contratto di Quartiere: appuntamento domenica 19 dicembre alle 10 presso la sala di San Luigi in piazza Lambert, 15. «Quello che sta succedendo - spiega Roberto Visibelli - non è più sopportabile. Se non è attiva complicità, quella dei competenti uffici comunali è colpevole negligenza che non può essere sottaciuta per più oltre. In attesa del convegno, Forza Trani chiede che il prossimo Consiglio Comunale di martedì 14 dicembre censuri tali comportamenti e chieda responsabili comunali concrete, doverose ed immediate iniziative atte a ripristinare la legalità».
«Questi trucchetti da esperti nel gioco delle tre carte - incalza Visibelli - inducono i cittadini di Trani a sborsare ai costruttori decine di migliaia di sudati euro per delle case di cui, come nel caso che denunciamo, l'impresa non ha il terreno, non ha il progetto, non ha il permesso di costruzione, non può garantire la data di inizio dei lavori e la consegna delle case. Nel contempo incassa centinaia di migliaia di euro sulle quali il Comune riconosce lauti interessi». Il caso in questione è oggetto di una nota che Visibelli ha indirizzato al sindaco di Trani. Ecco il documento:
«Un attento cittadino, avendo, come tanti a Trani, rilevato che questo movimento da tempo e solitario, puntualmente e puntigliosamente, segue le vicissitudini del Contratto di Quartiere, ci ha segnalato che in questi giorni viene montata una gru in una delle aree ricadenti nel Contratto di Quartiere, specificatamente quella occupata dall'impresa Lamenna di Barletta. Non vi sarebbe nulla di male se tale attività fosse conseguente al rilascio di un prescritto permesso di costruire, o perlomeno, ad una autorizzazione ad eseguire attività, quali i rilievi geognostici, propedeutiche all'edificazione. Invece, salvo improbabili smentite, tale attività sembra essere svolta in totale assenza di titoli abilitativi, e nello specifico, si tratterebbe di recidiva.
Infatti, sullo stesso suolo, che, salvo smentite, non è nella disponibilità del soggetto attuatore in questione, dapprima è stato installato un ampio cartello pubblicitario (abusivo), poi è stata effettuata una recinzione provvisoria su suolo pubblico, con tanto di apertura di un varco in posizione contrastante con le norme del codice della strada, poi è stata realizzata una base in cemento su cui è stato posizionato un prefabbricato ad uso ufficio vendite, infine sono stati fatti dei movimenti terra, e da ultimo, ma non meno importante, è stata posizionata una gru.
Ora mi chiedo e pubblicamente chiedo: possibile che nessuno degli uffici preposti abbia rilevato quanto viene da tempo segnalato, adottando i provvedimenti del caso? Eppure l'area in questione si affaccia su via Superga, ove settimanalmente viene svolto il mercato settimanale. Ed ancora mi chiedo e pubblicamente chiedo: ma è solo una mancanza di vigilanza, oppure si vede, ma si fa finta di non vedere, configurandosi, in siffatta guisa, profili penalmente rilevanti? Perché si intervenga, ristabilendo il rispetto delle regole, dobbiamo aspettare che il soggetto attuatore in questione inizi eventualmente a costruire immobili, senza aver ritirato il titolo abilitativo? Oppure si vuole assistere passivamente al fatto che i nostri ignari concittadini continuino a versare decine e decine di migliaia di sudati euro per prenotare case che non si sa quando e se si inizieranno a costruire? O, come sta accadendo sempre più spesso, la legalità (vedi caso degli impianti pubblicitari abusivi), dovrà essere ripristinata grazie all'intervento di altri organi dello Stato? Basta: la situazione non è più sopportabile».
Roberto Visibelli
Forza Trani
«Questi trucchetti da esperti nel gioco delle tre carte - incalza Visibelli - inducono i cittadini di Trani a sborsare ai costruttori decine di migliaia di sudati euro per delle case di cui, come nel caso che denunciamo, l'impresa non ha il terreno, non ha il progetto, non ha il permesso di costruzione, non può garantire la data di inizio dei lavori e la consegna delle case. Nel contempo incassa centinaia di migliaia di euro sulle quali il Comune riconosce lauti interessi». Il caso in questione è oggetto di una nota che Visibelli ha indirizzato al sindaco di Trani. Ecco il documento:
«Un attento cittadino, avendo, come tanti a Trani, rilevato che questo movimento da tempo e solitario, puntualmente e puntigliosamente, segue le vicissitudini del Contratto di Quartiere, ci ha segnalato che in questi giorni viene montata una gru in una delle aree ricadenti nel Contratto di Quartiere, specificatamente quella occupata dall'impresa Lamenna di Barletta. Non vi sarebbe nulla di male se tale attività fosse conseguente al rilascio di un prescritto permesso di costruire, o perlomeno, ad una autorizzazione ad eseguire attività, quali i rilievi geognostici, propedeutiche all'edificazione. Invece, salvo improbabili smentite, tale attività sembra essere svolta in totale assenza di titoli abilitativi, e nello specifico, si tratterebbe di recidiva.
Infatti, sullo stesso suolo, che, salvo smentite, non è nella disponibilità del soggetto attuatore in questione, dapprima è stato installato un ampio cartello pubblicitario (abusivo), poi è stata effettuata una recinzione provvisoria su suolo pubblico, con tanto di apertura di un varco in posizione contrastante con le norme del codice della strada, poi è stata realizzata una base in cemento su cui è stato posizionato un prefabbricato ad uso ufficio vendite, infine sono stati fatti dei movimenti terra, e da ultimo, ma non meno importante, è stata posizionata una gru.
Ora mi chiedo e pubblicamente chiedo: possibile che nessuno degli uffici preposti abbia rilevato quanto viene da tempo segnalato, adottando i provvedimenti del caso? Eppure l'area in questione si affaccia su via Superga, ove settimanalmente viene svolto il mercato settimanale. Ed ancora mi chiedo e pubblicamente chiedo: ma è solo una mancanza di vigilanza, oppure si vede, ma si fa finta di non vedere, configurandosi, in siffatta guisa, profili penalmente rilevanti? Perché si intervenga, ristabilendo il rispetto delle regole, dobbiamo aspettare che il soggetto attuatore in questione inizi eventualmente a costruire immobili, senza aver ritirato il titolo abilitativo? Oppure si vuole assistere passivamente al fatto che i nostri ignari concittadini continuino a versare decine e decine di migliaia di sudati euro per prenotare case che non si sa quando e se si inizieranno a costruire? O, come sta accadendo sempre più spesso, la legalità (vedi caso degli impianti pubblicitari abusivi), dovrà essere ripristinata grazie all'intervento di altri organi dello Stato? Basta: la situazione non è più sopportabile».
Roberto Visibelli
Forza Trani