Francesco Laurora: «No ai mega aumenti delle indennità per Sindaco e Assessori»

«Bottaro e assessori rinuncino ai faraonici aumenti che non sono obbligatori per legge»

giovedì 9 giugno 2022 9.55
Forse non tutti sanno che lo scorso 30 dicembre il Parlamento Italiano ha approvato la Legge Finanziaria presentata dal Governo Draghi, nella quale è previsto un aumento delle indennità in favore di Sindaci e Assessori comunali. Non si tratta di un normale adeguamento dovuto all'inflazione, ma di aumenti che superano il 100% e che verranno applicati tra il 2022 e i 2024.

Chi si è battuto per questi aumenti spropositati è l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che rappresenta ben 7.134 comuni italiani, e che nella circostanza si è comportata in maniera molto corporativista, pensando a tutelare gli interessi della casta politica anziché battersi per risolvere le tante problematiche dei cittadini e del territorio. Naturalmente i signori parlamentari non hanno ricercato le ragioni per approvare tali sconsiderati aumenti, anche perché l'avvicinarsi delle elezioni politiche suggerisce di "tenersi buoni" i referenti politici del territorio, che avranno un ruolo determinante nella raccolta dei voti.

Se facciamo due conti per la Città di Trani, vedremo che al Sindaco Bottaro spetterà un compenso mensile di euro 9.660; al vice Sindaco Ferrante spetterà un compenso di 7.245 euro mensili; al Presidente del Consiglio Comunale Marinaro e a tutti gli assessori (attualmente 7, Ferrante compreso, ma in attesa di diventare 9 quando Bottaro lo riterrà opportuno) spetterà un compenso mensile di euro 5.796. Il totale è presto fatto: 759.276 euro di indennità annuali, naturalmente a carico dei cittadini tranesi. Dimenticavamo che a questa cifra va aggiunto il totale dei gettoni di presenza da erogare ai restanti 31 consiglieri comunali (possono essere stimati in circa 150.000 euro annuali).

E allora noi chiediamo al Sindaco Bottaro e ai suoi assessori di mettersi una mano sulla coscienza e di rinunciare a detti faraonici aumenti, che, lo ricordiamo, non sono obbligatori per legge. In un contesto economico fortemente disagiato e ulteriormente penalizzato dalla pandemia, dall'inflazione galoppante, dall'aumento dei prezzi delle materie prime e dei carburanti, non è eticamente accettabile che la classe politica si attribuisca generose indennità, mentre la maggior parte delle famiglie ha difficoltà ad arrivare a fine mese, e che i cittadini debbano versare più tasse comunali per coprire questi ulteriori costi.

Non si venga poi a sbandierare l'ottenimento di cospicui finanziamenti pubblici per porre mano ad una piccola parte dei tanti problemi dei cittadini, per poi prendersi beffe degli stessi con questi odiosi aumenti di indennità. Attendiamo fiduciosi una risposta netta e coscienziosa.

- Il Segretario Francesco Laurora, per il Movimento politico ambientalisti tranesi