I mezzi non passano, scambio di rifiuti fra Trani e Andria

Nella nostra discarica quelli di Ruvo, ad Andria quelli di Altamura

giovedì 5 marzo 2009
«Quando saremo chiamati a dir la nostra nella conferenza di servizi sull'Ecoerre, ribadiremo l'assoluta contrarietà al progetto di realizzazione di una discarica di rifiuti speciali a Trani». Interpellato da Traniweb, il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, risponde telegraficamente alla notizia della convocazione di un incontro in Regione per discutere la nuova richiesta della società barese di costruire un impianto nel territorio tranese.

Tarantini nei giorni scorsi è stata costretto ad affrontare in Provincia un altro problema, legato allo smaltimento dei rifiuti del bacino Bari 4 nella discarica di Contrada Puro Vecchio. I mezzi autoarticolati provenienti da Altamura avevano difficoltà, a causa delle dimensioni, a far manovra nella discarica. Il problema è stato risolto con uno scambio fra Trani ed Andria: ad Andria andranno i rifiuti del Bacino Bari 4, a Trani quelli di Ruvo, trasportati su autocompattatori, più piccoli rispetto ai mezzi altamurani. Lo scambio non comporta differenze sulla quantità di rifiuti.

Dietro l'angolo però c'è un'altra bomba pronta ad esplodere. La Procura di Bari sta per revocare la facoltà d'uso della discarica di Bitonto. Il pm Francesco Bretone ha notificato la sua decisione al presidente della Regione Puglia, al prefetto di Bari, al presidente della Provincia, ai sindaci di Bari, Modugno e Bitonto, e all'imprenditore Salvatore Matarrese, rappresentante della Ecoambiente: la discarica resterà attiva «solo per il tempo strettamente necessario a permettere ai Comuni interessati di individuare un altro sito per lo smaltimento» dei rifiuti di Bari, Modugno e Bitonto. Trani sarebbe fra le alternative al vaglio delle autorità. Tarantini, sull'argomento, non vuol sentire ragioni: «La pazienza ha un limite, così come la nostra capacità di comprensione e di spirito di servizio. Non siamo disposti ad accollarci ulteriori quantitativi di rifiuti. Finora abbiamo accettato le decisioni della Provincia con grande senso di responsabilità, ma oltre non andremo».