«Il centrodestra di Trani dimostra di tenere solo ai voti»

Negrogno commenta le dichiarazioni di Corrado. L'esponente di Federazione della sinistra mette in guardia i suoi concittadini

giovedì 19 maggio 2011
«Divide et impera sentenziavano gli antichi padri per sintetizzare un semplice ma realistico fatto: Dividi e comanda. Leggendo il comunicato di Corrado invece potremmo coniare un nuovo motto per i posteri: Unisci e vinci… le elezioni». La riflessione è di Rino Negrogno della Federazione della sinistra di Trani. Negrogno si dice affatto sorpreso dalle parole di Corrado: «Il sistema adottato dai partiti della maggioranza, ormai in eterno compromesso storico, è noto: vediamo come vanno le cose e poi decidiamo con chi allearci, con chi far pace. Infatti, il loro modus vivendi non origina da un encomiabile eclettismo ma da mere e squisite analisi matematiche. Calcoli, calcoli, calcoli. E dopo tanto amore, poi odio ora giungono a teorema che l'area di centro (o terzo polo), per il Pdl rappresenta un interlocutore serio».

Negrogno mette in guardia i suoi concittadini: «Ritengo che ai tranesi non servano altre spiegazioni ma una riflessione, che fornisco con estrema umiltà. Forse, come dicono alcuni tra i maggiori benpensanti, noi della Federazione della sinistra, noi comunisti, resteremo sempre fuori dal governo. Pochi voti, ma veri. Siamo persone che non sanno contare i voti, che non fanno calcoli per vincere le elezioni ma hanno delle idee per cambiare il paese. So bene che la fame, la miseria, la povertà in cui versano la maggior parte dei cittadini li rende labili a promesse e miraggi che poi s'infrangeranno sulla durezza della realtà post elezioni ma a questo non posso rimediare con altre promesse ed altri miraggi. Spero solo che i tranesi aprano i loro occhi non per vedere una Federazione della sinistra migliore di altri ma per vedere chi non conta i voti per vincere, non ha bisogno di vincere per vivere ma vuole vincere per cambiare il paese per un dovere morale, un obbligo, un dono che deve ai propri figli».