Impianti pubblicitari: il consigliere Laurora chiarisce la sua posizione

«Nessuno più di me vuole che le regole per installare tabelloni pubblicitari esistano, siano chiare, efficaci e inattaccabili»

giovedì 27 novembre 2014 10.20
A cura di Martina Tortosa

A qualche ora di distanza dal Consiglio comunale di ieri, la quiete dopo la tempesta non accenna ad arrivare. Il tema degli impianti pubblicitari continua ad essere ancora molto dibattuto. Su proposta del consigliere Tommaso Laurora (Pd), il provvedimento è stato ancora una volta rimandato. Il consigliere, per evitare equivoci di qualsiasi tipo, ha voluto chiarire la sua posizione: «Nessuno più di me vuole che le regole per installare tabelloni pubblicitari esistano, siano chiare, efficaci e inattaccabili. È con questo spirito che, con le mie eccezioni, ho sollevato possibili vizi di legittimità che avrebbero potuto determinare l'annullamento del Piano, così come presentato».

«Il Piano Generale degli impianti pubblicitari – prosegue – è uno strumento di pianificazione che regolamenta e razionalizza la possibilità di inserimenti pubblicitari all'interno del tessuto urbano con riferimento all'impatto ambientale. Questo concetto, riportato peraltro dalla stessa amministrazione nella narrativa della proposta di deliberazione, determina alcune considerazioni e alcune domande».

Il primis il consigliere chiarisce: «Trattandosi di uno strumento di pianificazione, non si comprende come mai la proposta di deliberazione non preveda la preliminare adozione del piano a cui potrebbe (e dovrebbe) seguire la fase di pubblicazione per la presentazione di osservazioni e per consentire a chiunque di partecipare al procedimento di pianificazione. Alla fase successiva delle eventuali controdeduzioni sarebbe rinviata l'approvazione. Si tratterebbe di un procedimento moderno, all'insegna della trasparenza, chiaramente non rinvenibile nella norma di settore richiamata nel provvedimento».

E ancora chiede: «Non sembra strano che i Piani Urbanistici Esecutivi (PUE), nei quali si decide la disposizione e conformazione planimetrica di edifici e la tipologia delle aree per servizi, possano essere approvati in giunta, mentre la competenza per la allocazione di quattro tubi metallici per attaccare manifesti venga attribuita al Consiglio comunale? Qualcuno potrebbe pensare che in giunta c'è chi non intende esaminare il Piano».

Laurora ricorda, inoltre, che tutti i piani dovrebbero essere sottoposti a verifica di assoggettabilità da parte della Vas, per verificare se gli stessi possano avere effetti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale. In altre realtà più evolute, i Piani di Impianti Pubblicitari definiscono puntualmente le aree di rispetto da immobili storici, individuano strade di valore estetico da preservare, individuano le vedute e i punti panoramici da non "offendere" con la presenza di tabelloni.

«Tutto questo – conclude il consigliere - nel Piano degli Impianti Pubblicitari non c'è e, grazie alla verifica di assoggettabilità a Vas, questi temi potrebbero essere affrontati e risolti».