"Leggimi Forte": a Trani i libri pensati e costruiti a misura di bambino
Convegno in Biblioteca sull’importanza della letteratura per l’infanzia: impatto sociale ed emotivo
venerdì 14 novembre 2025
Il 12 novembre, presso la Biblioteca comunale "G. Bovio" di Trani, si è tenuto il primo incontro de "I Dialoghi di Juke Books", dal titolo "Umanità". Con questo appuntamento prende ufficialmente il via l'edizione 2025 de "I Dialoghi di Juke Books", il festival promosso dall'APS Jukebooks e interamente dedicato a bambine, bambini e ragazzi dai 0 ai 16 anni. Dal 12 al 23 novembre, la città di Trani si trasforma in una vera e propria città a misura di bambino, ospitando mostre, incontri, laboratori e spettacoli ispirati al tema centrale dei Dialoghi di Trani di quest'anno: "Umanità".
Il festival, diretto da Maria Stella Barracchia e Ottavia Digiaro, nasce come naturale estensione dei Dialoghi di Trani, manifestazione culturale giunta alla sua XXIV edizione, e rinnova la tradizione avviata nel 2010 con I Dialokids. Barracchia e Digiaro, direttrici artistiche dell'iniziativa, hanno raccolto e fatto proprio un sogno ereditato da Enzo Covelli, ideatore dei Dialoghi Kids e organizzati fino all'anno scorso da Covelli e dalla libreria Miranfù. Oggi questa iniziativa continua a vivere in una nuova forma interamente dedicata ai più piccoli con un programma che propone attività culturali e di lettura aventi come obiettivo la valorizzazione della letteratura per l'infanzia come strumento educativo, relazionale ed emotivo.
Particolare attenzione è rivolta alla fascia prescolare, spesso trascurata perché si tende a pensare che il bambino che non sa ancora leggere o scrivere, non possa avere un reale approccio al libro. In realtà, come ricordano le Barracchia e Digiaro, il libro può diventare uno strumento di gioco e di scoperta perché può essere tattile, sensoriale o sonoro e può offrire la possibilità a chiunque di scoprire il proprio mondo emotivo attraverso le storie e i personaggi. Al convegno inaugurale sono intervenute: Serena Amoruso, psicologa e psicoterapeuta, Milena Tancredi, bibliotecaria e referente regionale del programma Nati per Leggere (NpL) e Giuseppina Mongelli, pediatra.
La Responsabile della Biblioteca, la Dott.ssa Daniela Pellegrino, ha dichiarato: "Non si può esternare tanta contentezza per questo traguardo raggiunto. Io credo che fosse la naturale evoluzione di un percorso professionale in quanto qui ormai siamo una grande famiglia nata quasi quindici anni fa. Qui dentro ho visto crescere tanti bambini che oggi sono ragazzi, e mamme che un tempo erano bambine affezionate a questo luogo. Dire che siamo felici è riduttivo: questo è il risultato di un percorso condiviso, ed è esattamente ciò che un servizio alla città deve fare e offrire".
Milena Tancredi ha evidenziato quanto segue: "È sempre più importante e fondamentale diffondere l'informazione sull'importanza della precocità della lettura. Non esiste bambino o bambina che non legga, ma esistono bambini che non hanno ancora sviluppato un approccio alla lettura nei primi mesi di vita, che sono fondamentali per lo sviluppo di ogni individuo. Ed è proprio su questo che lavoriamo, ormai da cinque anni, con il programma nazionale Nati per Leggere: far arrivare i libri non solo in biblioteca, ma anche negli studi pediatrici, per far comprendere quanto sia importante, a livello relazionale e cognitivo, avere fin da subito un libro tra le mani".
Serena Amoruso, psicologa e psicoterapeuta ha espresso la sua opinione sostenendo:
"La lettura nella fascia prescolare è spesso sottovalutata, perché si tende a pensare che un bambino, non sapendo ancora leggere o scrivere, non possa avere un vero approccio al libro. In realtà, il libro può essere un vero e proprio gioco, con tutte le caratteristiche tipiche dei libri dedicati ai più piccoli: può essere tattile, sensoriale, sonoro. Ma può anche offrire la possibilità di raccontarsi e di esplorare il proprio mondo emotivo attraverso le storie che contiene. È fondamentale, però, che il libro sia pensato e costruito "a misura di bambino", con immagini, linguaggi e contenuti adeguati alla fascia d'età di riferimento, affinché la lettura diventi davvero un'esperienza di crescita, gioco e scoperta di sé".
Infine Giuseppina Mongelli ha detto che "da un punto di vista medico, la lettura precoce è fondamentale per lo sviluppo somatico, psicomotorio e cognitivo del bambino. Rientra a pieno titolo in un progetto volto a contrastare quella povertà educativa, emotiva e sociale che, come ampiamente studiato e documentato anche dall'UNICEF, rappresenta una delle sfide più importanti per la crescita armoniosa dei più piccoli".
Contestualmente all'incontro inaugurale, si è svolto il laboratorio di lettura NpL "Crescere insieme", dedicato a bambine e bambini in età prescolare, che ha riscosso un grande successo di partecipazione e di entusiasmo. L'attività ha rappresentato un momento di condivisione e di scoperta, in cui i piccoli partecipanti hanno potuto avvicinarsi al mondo dei libri in modo giocoso e stimolante. Attraverso letture ad alta voce, momenti di ascolto e attività sensoriali, i bambini hanno esplorato le emozioni e la bellezza delle storie.
Il festival, diretto da Maria Stella Barracchia e Ottavia Digiaro, nasce come naturale estensione dei Dialoghi di Trani, manifestazione culturale giunta alla sua XXIV edizione, e rinnova la tradizione avviata nel 2010 con I Dialokids. Barracchia e Digiaro, direttrici artistiche dell'iniziativa, hanno raccolto e fatto proprio un sogno ereditato da Enzo Covelli, ideatore dei Dialoghi Kids e organizzati fino all'anno scorso da Covelli e dalla libreria Miranfù. Oggi questa iniziativa continua a vivere in una nuova forma interamente dedicata ai più piccoli con un programma che propone attività culturali e di lettura aventi come obiettivo la valorizzazione della letteratura per l'infanzia come strumento educativo, relazionale ed emotivo.
Particolare attenzione è rivolta alla fascia prescolare, spesso trascurata perché si tende a pensare che il bambino che non sa ancora leggere o scrivere, non possa avere un reale approccio al libro. In realtà, come ricordano le Barracchia e Digiaro, il libro può diventare uno strumento di gioco e di scoperta perché può essere tattile, sensoriale o sonoro e può offrire la possibilità a chiunque di scoprire il proprio mondo emotivo attraverso le storie e i personaggi. Al convegno inaugurale sono intervenute: Serena Amoruso, psicologa e psicoterapeuta, Milena Tancredi, bibliotecaria e referente regionale del programma Nati per Leggere (NpL) e Giuseppina Mongelli, pediatra.
La Responsabile della Biblioteca, la Dott.ssa Daniela Pellegrino, ha dichiarato: "Non si può esternare tanta contentezza per questo traguardo raggiunto. Io credo che fosse la naturale evoluzione di un percorso professionale in quanto qui ormai siamo una grande famiglia nata quasi quindici anni fa. Qui dentro ho visto crescere tanti bambini che oggi sono ragazzi, e mamme che un tempo erano bambine affezionate a questo luogo. Dire che siamo felici è riduttivo: questo è il risultato di un percorso condiviso, ed è esattamente ciò che un servizio alla città deve fare e offrire".
Milena Tancredi ha evidenziato quanto segue: "È sempre più importante e fondamentale diffondere l'informazione sull'importanza della precocità della lettura. Non esiste bambino o bambina che non legga, ma esistono bambini che non hanno ancora sviluppato un approccio alla lettura nei primi mesi di vita, che sono fondamentali per lo sviluppo di ogni individuo. Ed è proprio su questo che lavoriamo, ormai da cinque anni, con il programma nazionale Nati per Leggere: far arrivare i libri non solo in biblioteca, ma anche negli studi pediatrici, per far comprendere quanto sia importante, a livello relazionale e cognitivo, avere fin da subito un libro tra le mani".
Serena Amoruso, psicologa e psicoterapeuta ha espresso la sua opinione sostenendo:
"La lettura nella fascia prescolare è spesso sottovalutata, perché si tende a pensare che un bambino, non sapendo ancora leggere o scrivere, non possa avere un vero approccio al libro. In realtà, il libro può essere un vero e proprio gioco, con tutte le caratteristiche tipiche dei libri dedicati ai più piccoli: può essere tattile, sensoriale, sonoro. Ma può anche offrire la possibilità di raccontarsi e di esplorare il proprio mondo emotivo attraverso le storie che contiene. È fondamentale, però, che il libro sia pensato e costruito "a misura di bambino", con immagini, linguaggi e contenuti adeguati alla fascia d'età di riferimento, affinché la lettura diventi davvero un'esperienza di crescita, gioco e scoperta di sé".
Infine Giuseppina Mongelli ha detto che "da un punto di vista medico, la lettura precoce è fondamentale per lo sviluppo somatico, psicomotorio e cognitivo del bambino. Rientra a pieno titolo in un progetto volto a contrastare quella povertà educativa, emotiva e sociale che, come ampiamente studiato e documentato anche dall'UNICEF, rappresenta una delle sfide più importanti per la crescita armoniosa dei più piccoli".
Contestualmente all'incontro inaugurale, si è svolto il laboratorio di lettura NpL "Crescere insieme", dedicato a bambine e bambini in età prescolare, che ha riscosso un grande successo di partecipazione e di entusiasmo. L'attività ha rappresentato un momento di condivisione e di scoperta, in cui i piccoli partecipanti hanno potuto avvicinarsi al mondo dei libri in modo giocoso e stimolante. Attraverso letture ad alta voce, momenti di ascolto e attività sensoriali, i bambini hanno esplorato le emozioni e la bellezza delle storie.