Inizia la Pasqua ebraica, il Rabbino capo Moscati a Trani: "Scolanova sinagoga di immensa importanza per fede e storia"

Qualche giorno fa il responsabile della comunità ebraica del meridione ha incontrato i giovani del liceo classico a Palazzo Beltrani

mercoledì 5 aprile 2023 16.55
A cura di Stefania De Toma
La pasqua ebraica comincia ufficialmente oggi, 5 aprile (15 del mese di nissan, la stagione in cui in terra d'Israele maturano i primi prodotti agricoli), ma l'atmosfera ha cominciato a crearsi in modo speciale circa una settimana fa, quando nella splendida cornice di Palazzo Beltrani il Rabbino capo della comunità ebraica di Napoli - da cui dipende la sinagoga di Trani, Cesare Moscati, ha tenuto una appassionantissima lectio proprio sul significato di questa ricorrenza della fede. L'invito al rabbino - responsabile per l'intero meridione - è avvenuto nell'ambito di un progetto di riqualificazione della Giudecca di Trani: "Questo progetto,- ha ricordato la consigliera Irene Cornacchia che ne è referente - parte dalla consapevolezza di un gioiello storico che ha ancora tanto da raccontare, ancora a tanti tranesi innanzitutto, ma anche ai tanti turisti che arrivano sempre più numerosi in città, proprio perchè la presenza degli Ebrei a Trani è stata a dir poco fondamentale per la sua storia". La consigliera ha anche ricordato il fondamentale apporto al progetto dell''architetto Giorgio Gramegna, della guida Antonietta Caffarelli e del dottor Giuseppe Cuscito.

Pesach, la prima delle tre grandi feste degli Ebrei, che ricorda la liberazione del popolo ebraico dall'Egitto dopo quattrocento anni di schiavitù e l'indipendenza del popolo d'Israele, cui cinquanta giorni dopo sul monte Sinai fu consegnata la Torah, ha il significato di "passare oltre; ma, ha spiegato il rabbino, è anche chiamata festa delle mazzotte o delle azzime, il famoso pane che non può contenere alcun tipo di lievito, fatto solo di pane e acqua, proprio in ricordo della fuga dall'Egitto, così frettolosa da non aver potuto preparare pane lievitato da portare con sè.

La prima delle tante curiosità che hanno animato i ragazzi presenti in sala e che hanno letteralmente sommerso il rabbino, che ha raccontato, tra l'altro, della necessità di far pulizia per la Pasqua - diventata poi una tradizione comune - perchè nessuna traccia di lievito resti in casa; e anche della cena delle prime due sere di Pesach, ossia appunto stasera e domani, la Seder, letteralmente "ordine", in cui la parte centrale è dedicata al racconto in cui è descritta la narrazione dell'uscita degli ebrei dall'Egitto, prescrizione anch'essa contenuta nella Torah.

Interessantissima la parte dedicata alle tradizioni enogastronomiche legate alla Pesach, al battesimo, ai bagni rituali di purificazione e a quante affinità da molti punti di vista vi siano con le tradizioni cristiane, che in tanti aspetti hanno attinto proprio da quelle ebraiche.

"Non ero mai stato a Trani - ha dichiarato Moscati - in questo quartiere che ha mantenuto intatte tante delle sue caratteristiche del passato e soprattutto la Sinagoga Scolanova, un vero punto di riferimento per gli ebrei di tutto il mondo; ma in generale una città meravigliosa che mi ha accolto con affetto e tanto tanto interesse, soprattutto dai giovani del liceo classico che si sono dimostrati davvero degli interlocutori stimolanti e interessanti."

"Ma si può diventare ebrei?", è stata la domanda forse più potente e che - evidentemente - molti tra i presenti erano ansiosi di rivolgere. " Ebrei si è per anima, nel cuore, non per semplice discendenza", ha quasi rassicurato Moscati, con un sorriso gentile che ha accompagnato tutto l'interessantissimo pomeriggio, conclusosi con una visita in sinagoga Scolanova condotta da Antonietta Caffarelli. Risposta rafforzata dalla testimonianza - quasi costretto amichevolmente a intervenire, avendo confessato di non aver mai parlato in pubblico, che però ne è stato conquistato per la sincerità e la spontaneità - del responsabile religioso della sezione di Trani, Michele Parisi, che con simpatia ma anche grande emozione ha raccontato il suo percorso di conversione, non facile ma nel quale ha finito per sentirsi pienamente realizzato.

Qui per l'intervista.

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