Inquinamento atmosferico, Bene Comune: «La centralina è un buon punto di partenza»

Per il comitato c'è ancora molto da fare

lunedì 24 ottobre 2016
«Apprendiamo dagli organi d'informazione che sarà posizionata una centralina mobile per il monitoraggio dell'aria nella scuola "Beltrani" di via La Pira. Stazionerà per circa due mesi e rileverà le concentrazioni dei principali parametri (CO, PM10, NO2, O3, SO2, PM2.5, H2S) connessi a fonti contaminanti industriali e da traffico veicolare». Ad intervenire sull'argomento sono Luca Carrabba e Siro Sterpellone del Comitato Bene Comune.

«Riteniamo - spiegano - che sia un importante passo avanti finalizzato alla rilevazione della qualità dell'aria ed alla eventuale incidenza sanitaria legata all'incremento di patologie oncologiche e dell'apparato respiratorio, tuttavia siamo convinti che sia doveroso effettuare alcune considerazioni in questo importante campo eco-sanitario. Trani è l'unica città capoluogo di provincia della Bat che non ha ancora una postazione fissa per il monitoraggio dell'aria. La questione andrebbe quindi affrontata in modo radicale e definitivo colmando questa triste lacuna rispetto ad Andria e Barletta che usufruiscono di provvidenziali dati rilevati con protocollo ARPA e consultabili in tempo reale sul sito dell'agenzia regionale».

E ancora. «Inoltre, il monitoraggio discontinuo nel tempo e nello spazio come quello previsto a partire dal sito della Beltrani non ha alcuna rilevanza scientifica correlabile ed eventuali incidenze sanitarie. Mancando le rilevazioni "di fondo", cioè al di fuori del tessuto urbano, non si potranno comparare in modo affidabile le misure effettuate con le eventuali sorgenti inquinanti e con le patologie a livello di quartiere».

«Riteniamo, tra l'altro - proseguono - che la scuola prescelta non si collochi in un'area ad intenso traffico veicolare e che una dettagliata e persistente rilevazione degli indicatori vada prevista in corrispondenza della scuola media "G. Bovio", considerato che Via Imbriani costituisca la strada a più intenso traffico veicolare della città. Ma anche in questo caso le rilevazioni andrebbero comparate con i valori di fondo perché non sappiamo ancora quale sia la qualità dell'aria nelle campagne, ancor più se si considera che a quattro chilometri di distanza c'è la discarica, un vulcano che erutta persistentemente malefico biogas frammisto ad altre sostanze potenzialmente pericolose. Non sapremo, quindi se i valori rilevati costituiranno concentrazioni di picco, medie o basse».

«Concludiamo - infine - con un'ultima considerazione. La qualità dell'aria si costruisce giorno per giorno attraverso sagge politiche sulla sostenibilità. L'apertura schizofrenica al traffico veicolare dell'area portuale proprio in coincidenza del sovrapporsi di manifestazioni ha caratterizzato negativamente l'estate appena conclusasi. La possibilità di ritornare a transitare e a parcheggiare davanti alla cattedrale ci riporta indietro di molti anni, allorquando la sensibilità ambientale e la gestione delle ZTL e delle aree pedonali rappresentavano una visione futuristica ed ecosostenibile. Attualmente molte altre città hanno ben realizzato quelle lungimiranti e strategiche visioni, mentre Trani ha fatto un deciso passo indietro».