Italian Big Band, un successo annunciato

Apprezzata performance in piazza Libertà. Un concerto fatto di eleganza e personalità.

venerdì 14 luglio 2006
Conoscevamo già la bravura e la maestria di questa orchestra composta da elementi che partono dalla formazione classica e dal 1993 si confrontano, in modo eclettico e versatile e con risultati stilistici e tecnici di ottimo livello, con il difficile ramo jazzistico, sia accademico che leggero. Stiamo parlando della Italian Big Band orchestra che si è esibita a Trani nell'ambito del programma delle manifestazioni estive e col supporto della cornice "salottiera" di Piazza Libertà. Pubblico delle grandi occasioni, come testimoniano le foto di Alessandro Bove e atmosfera fatta di grande raffinatezza ed eleganza, con le varie interpretazioni susseguitesi in una serata fortemente voluta dall'amministrazione comunale e da associazioni impegnate da anni nel settore musicale e culturale come la "Domenico Sarro" e " Teatro Trani". L'appuntamento in questione è piacevolmente trascorsa tra un brano e l'altro, tra classici e indimenticabili interpretazioni, con protagonisti il direttore, il maestro Marco Renzi, fondatore della band, e performance di livello superiore, oltre che da parte di tutti i componenti dell'orchestra, in particolare della vocalist Chrissie Oppedisano, capace di trasmettere emozioni forti al pubblico di appassionati diviso tra intenditori, venuti a Trani apposta per l'occasione e comuni cittadini, deliziati dalle note dell'orchestra. Da Brown a Jonson, da Warren a Miller, da Gershwin a Gillespie, da un'emozione all'altra, in una girandola di note e di brani vari, da quelli più ricercati a quelli più popolari e conosciuti dal grande pubblico. Alla fine della serata abbiamo ascoltato un parere del maestro Vincenzo Cannone, presente in platea e noto musicista tranese: «Penso che questa orchestra abbia sfoderato una performance impeccabile dal punto di vista tecnico; certe manifestazioni si stanno moltiplicando, soprattutto per quel che riguarda l'ambito jazzistico e a Trani non possono che far bene.
Teniamo conto che questi musicisti – continua Cannone – vengono da una formazione e da una pregressa esperienza basata prevalentemente su base classica, ed è doppiamente difficile accostarsi al settore jazzistico. Lo avvertiamo unicamente in quel particolare "trasporto" che contraddistingue i musicisti jazz, rispetto a chi, provenendo dal mondo della "classica", mantiene quel particolare aplomb. Comunque ripeto- conclude Cannone- una serata che il pubblico e penso anche voi della critica, avete apprezzato molto».
Particolare bravura segnaliamo in merito ai sassofonisti, capaci di rendere con grande disinvoltura le loro interpretazioni e in generale un plauso a tutta l'Italian Big Band che ha raggiunto anche a Trani il suo principale obiettivo: attuare una delicata operazione culturale è quello di far avvertire al pubblico una propria tradizione, una propria particolare identità, attraverso la letteratura musicale dei grandi capolavori interpretati.

Durante la serata hanno ricevuto il riconoscimento "Tranimusica 2006 cattedrale d'argento", istituito dalle due associazioni "Domenico Sarro" e "Teatro Trani", Paola Bruni per la categoria musica classica e Pino Minafra per la categoria musica jazz.