L'Università della terza età di Trani compie 20 anni

Un'isola felice del sapere per chi desidera mettersi ancora in gioco

mercoledì 30 maggio 2018
A cura di Giovanni Ronco
Non è mai troppo tardi; gli esami non finiscono mai; meglio tardi che mai; quanti slogan si potrebbero associare alla stimolante attività dell'Università della Terza Età di Trani, che compie vent'anni di vita. Ma rischieremmo di cadere nei luoghi comuni, con quelle espressioni, che non sarebbero sufficienti e potrebbero essere riduttive, rispetto a quella che nella realtà è la storia di un ente che ogni anno si arricchisce ed arricchisce i suoi utenti.

Vent'anni di gloria e onore nel costituire un'isola felice per un Sapere che non ha età, che si estrinseca come passione pura, voglia di vivere, desiderio di mettersi in gioco o solo per condividere con altri comuni passioni: la cultura, il sapere, la "curiositas" per la nostra Storia, per il nostro presente per un futuro che sia ancora sinonimo di "vita piena, vita ricca".

Il presidente, prof. Gaetano Attivissimo è giustamente orgoglioso di questa realtà cui con abnegazione e professionalità immutata (è stato docente d'italiano per tanti anni, nonché vice preside – ora è in quiescenza- presso l'Istituto Tecnico "Aldo Moro") si dedica da quattro anni, con altrettanta passione, così come tutti i frequentanti, ben 140, che si dividono a seconda delle scelte per i vari corsi delle molteplici discipline.

Dall'italiano, alla storia, dalle scienze, al teatro alla musica fino all'attività sportiva, con tanti altri, sono i molteplici rami del Sapere trattati dall'Università della Terza Età: la vasta scelta disciplinare, consente agli iscritti di spaziare liberamente da una materia all'altra, a seconda dei propri interessi. Un altro pilastro dell'Università della Terza Età, uno degli ingredienti fondamentali della sua longevità e continuità sul territorio, è senz'altro la qualità dei docenti, tutti preparati e disponibili secondo le esigenze, le domande, le curiosità dei tanti iscritti. Tra le ultime novità segnaliamo il corso di musica, che ultimamente ha vissuto il suo momento apicale nella "riscoperta" di Domenico Sarro, musicista nato a Trani nel 1679 e che rischia di cadere nel dimenticatoio (tra l'altro è stato realizzato un concerto presso l'omonima associazione, perché non prevalesse l'oblio intorno a questa figura).

Un'altra interessante novità è stata offerta da un corso di Storia di Trani, relativa al periodo che parte dai secoli '600 e '700, tenuto dal prof. Rocco Mennea, già apprezzato autore di sorprendenti testi (per le notizie rivelate) riguardanti la nostra Città, da noi di Traniviva già recensiti (vedi archivio rubrica Standing Ovation). La meta dei vent'anni, per il presidente Attivissimo – nomen omen- costituisce solo un punto di partenza per un' ulteriore evoluzione e sviluppo dell'Università della Terza Età, ente pronto a migliorare il profilo culturale della nostra Città, in un progetto di continuo rilancio e rinnovamento, sulla base delle idee e dell'amore per il Sapere.