Lite in Consiglio fra De Laurentis e Di Marzio: volano insulti
Entrambi si danno del «Buffone». Il consigliere abbandona l’aula. La questione dei rifiuti si surriscalda durante la discussione sull'attività dell'Amiu
venerdì 5 luglio 2013
14.37
«Sei un buffone». «Buffone e pagliaccio». Rissa verbale con tanto di insulti tra Mimmo De Laurentis e Giuseppe Di Marzio durante la discussione della delibera con cui il Consiglio ha deciso di esprimere parere negativo all'utilizzo della discarica di Trani per ulteriori emergenze in materia di rifiuti notificate dalla Regione (provvedimento approvato con 22 voti favorevoli).
De Laurentis ha cominciato a polemizzare perché durante il suo intervento in aula sull'attività di Amiu l'assessore all'ambiente, Giuseppe De Simone, non lo stava ascoltando. De Laurentis ha così deciso di abbandonare l'aula per protesta. «Ci state prendendo in giro, parliamo a vuoto». De Simone ha risposto a microfoni spenti: «Ti fa comodo uscire e non votare così non ti schieri contro i tuoi amici di partito».
Di lì a poco l'atmosfera si è surriscaldata. De Laurentis ha ingaggiato un duello verbale con Di Marzio a suon di «Buffone» e «Pagliaccio». Gelo tra i presenti, poi la situazione si è rasserenata. De Laurentis è rientrato fra i banchi dell'opposizione ed ha ripreso la parola chiedendo pubblicamente scusa e spiegando il suo scatto d'ira: «Non è possibile chiedere la partecipazione al dibattito dei consiglieri e poi vedere l'assessore di riferimento ignorare i nostri interventi».
De Laurentis ha cominciato a polemizzare perché durante il suo intervento in aula sull'attività di Amiu l'assessore all'ambiente, Giuseppe De Simone, non lo stava ascoltando. De Laurentis ha così deciso di abbandonare l'aula per protesta. «Ci state prendendo in giro, parliamo a vuoto». De Simone ha risposto a microfoni spenti: «Ti fa comodo uscire e non votare così non ti schieri contro i tuoi amici di partito».
Di lì a poco l'atmosfera si è surriscaldata. De Laurentis ha ingaggiato un duello verbale con Di Marzio a suon di «Buffone» e «Pagliaccio». Gelo tra i presenti, poi la situazione si è rasserenata. De Laurentis è rientrato fra i banchi dell'opposizione ed ha ripreso la parola chiedendo pubblicamente scusa e spiegando il suo scatto d'ira: «Non è possibile chiedere la partecipazione al dibattito dei consiglieri e poi vedere l'assessore di riferimento ignorare i nostri interventi».