Lo sport senza barriere: la storia del giovane Mauro

Tranese cieco supera se stesso con le arti marziali

martedì 2 maggio 2017
"Dodici anni e il cuore pieno di paura" canta De Gregori. "Quattordici anni e tanta passione", canteremmo noi, se dovessimo scrivere una canzone su Mauro. Terza media, classe 2003, appassionato di informatica, musica e di recitazione. Ma c'è un motore che si accende ogni giorno nel cuore di Mauro e che lo spinge a superare se stesso, con grandi risultati, ed è il Wing Chun: le arti marziali.

Mauro è un ragazzo non vedente, ma ipersensibile e preparato in uno sport che è un arte, uno stile di vita. «Se non sono in palestra, mi alleno a casa - ci racconta - Le arti marziali mi hanno sempre affascinato e dall'autunno scorso, quasi incredulo, ho avuto l'opportunità di praticarle». E' una storia singolare, ma di squadra, quella di Mauro. Un adolescente tranese che a sentirlo a tanto da insegnare e da trasmettere, a partire dalla sua volontà.

La sua esperienza sportiva prende vita grazie alla sinergia tra l'associazione Orizzonti edil Cast, e la u.i.c.i dove, unitamente alla dedizione di Antonio Pignatarro, un giovane istruttore, con sette anni di esperienza alle spalle, diciotto di pratica e tanto impegno nel cuore. E' così che due storie di passione si sono in crociate ed hanno materializzato un sogno condiviso: imparare ed insegnare in maniera singolare ed efficace per far comprendere che lo sport è davvero per tutti, che non c'è barriera che possa ostacolare la possibilità di apprendere e non c'è ostacolo che possa rendere impossibile un insegnamento.

Antonio e Mauro si allenano il giovedì, da soli. «Mauro mi sorprende ogni volta - ci spiega Antonio, il suo istruttore - Quasi ottiene risultati più velocemente rispetto ad altri atleti normodotati, chiede, pone dubbi, domande e sfida se stesso. E' un grande stimolo per me fargli lezione ed al contempo è un sogno che si realizza. Ho sempre desiderato che il Wing Chu lo conoscessero tutti e, adesso, grazie a Mauro, posso dire a gran voce che questo non solo è possibile, ma è anche meraviglioso. Posso dire che lo sport è per tutti e farlo con la reale consapevolezza che è così. Mauro ha superato il suo primo esame di grado. Ce ne saranno altri, che mai ostacoleranno il suo percorso ma, al contrario, lo stimoleranno a fare sempre meglio».