Manutenzione verde pubblico, rinnovato l'affidamento all'Eurocoop fino a gennaio
La spesa per il Comune rimane invariata, ma la coop garantirò più ore di lavoro
sabato 12 dicembre 2015
Sono disposti a lavorare per un numero maggiore di ore i dipendenti dell'Eurocoop Multiservice, la cooperativa locale affidataria del servizio della manutenzione del verde pubblico in città, pur di non perdere il lavoro. A novembre sarebbe dovuto terminare il contratto con il Comune per la gestione del verde pubblico. Per questo è stata indetta una procedura negoziata tra le cooperative sociali di tipo B per l'affidamento del servizio per i mesi di dicembre e gennaio 2016. Il criterio di aggiudicazione stabilito è quello del maggior numero di ore aggiuntive a quelle garantite dal vecchio contratto di servizio per 1.333, per un importo mensile invariato di circa 31 mila euro e fermo restando il rispetto delle tariffe orarie minime previste dal contratto nazionale del settore.
La cooperativa Eurocoop, ha offerto un maggior numero di ore rispetto a quelle a base d'asta (ossia 227 per un totale di 1560 ore mensili) e pertanto ha riottenuto l'affidamento fino a tutto il mese di gennaio. Una soluzione tampone questa che, comunque, non risolve il problema dei dipendenti disposti ad aumentare le loro ore di lavoro per lo stesso stipendio pur di non rinunciare al loro impiego, dal momento che per molti costituisce l'unica fonte di sostentamento.
Quello 2015 è stato infatti un anno burrascoso per la cooperativa: tra riduzione delle ore di lavoro, proroghe dimezzate e poi, tra una protesta e l'altra, i tagli agli stipendi sono arrivati fino al 50 % con il licenziamento di 13 persone.
La cooperativa Eurocoop, ha offerto un maggior numero di ore rispetto a quelle a base d'asta (ossia 227 per un totale di 1560 ore mensili) e pertanto ha riottenuto l'affidamento fino a tutto il mese di gennaio. Una soluzione tampone questa che, comunque, non risolve il problema dei dipendenti disposti ad aumentare le loro ore di lavoro per lo stesso stipendio pur di non rinunciare al loro impiego, dal momento che per molti costituisce l'unica fonte di sostentamento.
Quello 2015 è stato infatti un anno burrascoso per la cooperativa: tra riduzione delle ore di lavoro, proroghe dimezzate e poi, tra una protesta e l'altra, i tagli agli stipendi sono arrivati fino al 50 % con il licenziamento di 13 persone.