Meeting dei giovani, Riserbato incontra don Aldo Buonaiuto

Nel Pala Assi l'incontro con tema “Il rispetto della tua dignità”

lunedì 31 marzo 2014 9.19
Il sindaco di Trani, Luigi Riserbato, ha salutato domenica mattina l'inizio delle attività del meeting dei giovani organizzato a Trani dalla pastorale giovanile e vocazionale delle Adoratrici del sangue di Cristo e dei missionari del Preziosissimo sangue. Le iniziative sono cominciate all'interno del palazzetto dello sport, sono poi proseguite con un corteo di giovani che si è diretto fino in Cattedrale dove è stata celebrata una messa celebrata dall'Arcivescovo Giovan Battista Pichierri. Nel pomeriggio poi c'è stato un momento di festa, preghiera ed aggregazione in piazza Quercia.

Il meeting aveva come tema "Il rispetto della tua dignità". Nel Pala Assi il sindaco ha salutato don Aldo Buonaiuto della comunità Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. Il sacerdote livornese è tra i volti più noti della comunità, grande realtà della chiesa diffusa in Italia e nel mondo. Don Buonaiuto è stato accanto al fondatore don Oreste Benzi negli ultimi 15 anni della sua vita terrena. All'interno dell'associazione si è sempre occupato del problema della prostituzione coatta lottando per restituire dignità alle tante donne sfruttate sulle strade, nelle case e nei locali dalle organizzazioni criminali. In tale ambito gestisce una pronta accoglienza per le vittime della tratta e prostituzione.

«I giovani – ha detto don Aldo - hanno bisogno di sperare in un futuro migliore, dove sia ben compreso il rispetto della dignità umana, tema dell'incontro di Trani. Dobbiamo ripartire dal senso valoriale della vita, purtroppo svenduta in tutti i sensi. Il tema della violenza, del femminicidio, della prostituzione schiavizzata sono i sintomi di un degrado morale ed esitstenziale. Da Trani diciamo un forte no alla mercificazione delle persone, all'assoggettamento dell'altro».

«La città di Trani – ha detto il sindaco, Luigi Riserbato - oggi deve sentirsi più ricca perché ospita l'entusiasmo di una grande famiglia che ha scelto amorevolmente di condividere una vita non certo semplice al fianco dei bambini abbandonati, dei disabili, degli anziani soli, delle prostitute, dei poveri e degli affamati. Il loro esempio ci riempe il cuore di gioia e ci sprona a dare ancor più sostegno a quelle che mi piace definire politiche di coinvolgimento vere e prive di retorica».