"Nozze gay", è scontro di opinioni

De Noia accusato di omofobia, il Movimento 5 stelle chiede le dimissioni del consigliere

giovedì 23 ottobre 2014 10.08
A cura di Martina Tortosa
Siamo ormai giunti allo scontro di opinioni tra il consigliere comunale Francesco De Noia e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e dell'Homophobie Pour Tours Puglia in merito al riconoscimento delle unioni tra coppie dello stesso sesso. Il dibattito si è aperto a seguito di un commento di De Noia sulla sua pagina facebbok, posizione subito contestata dia 5 Stelle ai quali si è aggregato il movimento "Homophobie".

I pentastellati dopo aver letto le dichiarazioni di De Noia, hanno espresso il proprio parere in un comunicato: «Chi rappresenta le istituzioni deve rispettare tutte le etnie, le religioni e gli orientamenti sessuali presenti sul territorio; dire che l'omosessualità è una "devianza mentale" e paragonarla alla pedofilia è davvero riprovevole, e nel 2014, risulta anche anacronistico; un commento del genere, dal carattere fortemente omofobo, merita di essere condannato senza molti giri di parole. Ed è per questo motivo che auspichiamo che il consigliere De Noia abbia un sussulto di dignità, chieda scusa e presenti subito dopo le dimissioni da consigliere comunale. Con la speranza che un giorno si trovi una cura per quella strana e perversa malattia chiamata "omofobia"».

Al Movimento 5 stelle si è immediatamente accostata l'opinione dell'associazione "L'Homophobie pour tous": «Siamo sconcertati e avviliti non per la contrarietà a tale atto costituzionalmente garantito, quanto per le affermazioni, palesemente di natura omofobica, riportate sotto il post del consigliere De Noia. Nei Paesi civili e progrediti questi politici vengono cacciati letteralmente, qui invece rimangono, talune volte, anche impuniti». Anche l'associazione, pertanto, chiede le pubbliche scuse da parte del consigliere e le immediate dimissioni.

La discussione però, non finisce qui. Sempre sul proprio profilo facebook, il consigliere De Noia si è sentito in dovere di chiarire e ha così scritto: «I miei commenti su un post pubblicato domenica scorsa sono stati artatamente interpretati come offese, senza che fossero contestualizzati all'intera discussione, ed in assenza della necessaria e conseguente valutazione sulle modalità e sulla tempistica con le quali si riportano normalmente i propri pensieri su facebook, che, a volte, sono trascritti anche provocatoriamente, ma che, nel caso specifico, ed entro nel merito, erano riferiti a coloro che, vogliono ostentare pubblicamente le proprie tendenze sessuali, a prescindere da quali siano, e senza il benchè minimo rispetto per la morale ed il buon costume. La mia frase è stata distorta. Per me, ognuno di noi è libero di fare quello che vuole nel rispetto della pubblica moralità».