Nuove assunzioni in Amiu sperando che la "fortuna" non baci sempre gli stessi

Il Comitato Bene Comune chiede che se ne occupi il Centro per l'impiego

sabato 9 agosto 2014 8.40
«Abbiamo appreso dalla stampa, che nei prossimi mesi all'Amiu ci saranno assunzioni tramite agenzia di lavoro interinale». Assunzioni e fortunate coincidenze, è questo il pensiero dei responsabili del Comitato Bene Comune, Vincenzo Ferreri e Anna Rossi, che con una nota destinata agli organi di stampa chiedono che "non siano sempre gli stessi fortunati ad usufruire di questa occasione".

«Ci sono famiglie nella nostra città – scrivono -, che nella ricerca del fatidico posto di lavoro, sono state sempre baciate dalla fortuna. Altre invece che, al contrario, si sono smembrate per emigrare in altre città e addirittura in altre nazioni. Non riusciamo a capire perché la fortuna baci sempre gli stessi, malgrado le condizioni ambientali siano cambiate in questi ultimi 50 anni. Si può capire di essere fortunati per un periodo di tempo breve, ma a Trani capita anche per lunghissimi anni».

«Poiché immaginiamo - continuano Ferreri e Rossi nella nota - che ancora una volta, la fortuna, colpirà sempre le stesse persone, vogliamo scoprire gli occhi a questa dea così cattiva e ingiusta. Pensiamo che le assunzioni questa volta vadano fatte tramite il centro per l'impiego, per rispettare i criteri di anzianità e qualificazione professionale, evitando così anche i costi di società intermediarie. Fosse la volta buona che la dea ci veda bene!».

Poi l'attenzione si sposta sulle nomine dei nuovi revisori dei conti: «E a proposito di famiglie che vengono baciate dalla fortuna, la nomina dei nuovi revisori dei conti delle due aziende municipalizzate, Amet e Amiu, sembra trasfigurare l'immagine della dea bendata in quella di una dea affamata. Le famiglie beneficiarie di tanta fortuna sono in questo caso quelle di alcuni consiglieri, che, subito dopo la ricomposizione nell'ultimo consiglio comunale di una maggioranza apparsa fino a quel momento precaria, hanno ricevuto la lieta novella. Fidanzate, suoceri e amici di tali consiglieri (tra loro un condannato in primo grado per vicende legate al suo ruolo di presidente proprio in una delle due aziende in questione, precisamente l'Amet) si sono aggiudicati la nomina. Un piatto succulento che non lascia neanche le briciole ai tanti che invano sperano che un giorno venga riconosciuto loro un merito diverso da quello di avere un parente in consiglio».

«Un immagine pessima della politica – concludono i due del Comitato -, arte nobile, passata dalla nomine di partito a quelle del condominio, per finire in questi mesi a quelle familiari. Come Comitato Bene Comune, iniziamo a pensare che dalle manifestazioni per il mare, sia necessario per il bene della collettività, passare alle manifestazione contro questo modo becero e squallido di intendere la politica».