Ospedale di Trani, ancora aria fritta
Stucchevole valzer di comunicati: tocca al PdL. Basta!. La fiera delle reciproche accuse per il nostro portale si chiude qui
sabato 20 agosto 2011
Lo ammettiamo, siamo stanchi. Stanchi di dover passare sulle pagine del nostro portale comunicati stucchevoli, da una parte e dall'altra. L'argomento è sempre lo stesso: l'ospedale. Accuse e contro accuse, botte e risposte. Una sagra dell'inutilità perché, alla fin fine, tanto si dice e nulla si fa. Basta!
Pubblichiamo la nota diffusa dal Pdl Trani in risposta alle note di due esponenti del Pd (Fabrizio Ferrante e Domenico De Laurentis) ripromettendoci in futuro di non pubblicare più comunicati privi di qualsiasi tipo di informazione utile e proficua sull'argomento. C'è gente che vive con grande mortificazione il fatto di non poter più veder nascere bambini a Trani, c'è gente che chiede una sanità realmente migliore e più efficiente. La nostra classe politica ad oggi ha prodotto solo fumo, tanto fumo, troppo fumo. Ed è ora di mettere un freno a questa mole di inutili parole.
Per gli appassionati del genere (grottesco) ecco le importanti argomentazioni del PdL locale: «Restiamo allibiti per le affermazioni del centrosinistra tranese riguardo all'ospedale di Trani e ci chiediamo quale pudore essi hanno nell'agire in questo caldo agosto con forme di protesta (verso se stessi) piuttosto che utilizzare le proprie energie per sollecitare la Regione a darsi una mossa. L'assurdo di questa vicenda è che il centrosinistra dopo aver distrutto l'ospedale e la sanità pugliese, dopo aver promesso in campagna elettorale che i bambini sarebbero tornati a nascere a Trani, dopo aver inaugurato un reparto senza scopo senza dotarlo di sale operatorie per i parti, protesta contro se stessa. Insomma dopo tutto questo massacro sanitario perpetuato ai danni della città di Trani, hanno il coraggio di accusarci di immobilismo o di voler usare il tema per la campagna elettorale. Bene, hanno dimostrato ieri, da soli, per l'ospedale. Erano in tre o quattro sostenitori piddini più cespuglie che cercavano di far dimenticare gli scempi della sanità con il marchio Tedesco, pardon: pugliese. Così hanno solo dimostrato che la politica-spettacolo ipocrita, non va in ferie».
Per quanto ci riguarda, la fiera delle reciproche accuse e delle sterili dichiarazioni si chiude qui. Avviso ai naviganti: il resto ditevelo sui palchi.
Pubblichiamo la nota diffusa dal Pdl Trani in risposta alle note di due esponenti del Pd (Fabrizio Ferrante e Domenico De Laurentis) ripromettendoci in futuro di non pubblicare più comunicati privi di qualsiasi tipo di informazione utile e proficua sull'argomento. C'è gente che vive con grande mortificazione il fatto di non poter più veder nascere bambini a Trani, c'è gente che chiede una sanità realmente migliore e più efficiente. La nostra classe politica ad oggi ha prodotto solo fumo, tanto fumo, troppo fumo. Ed è ora di mettere un freno a questa mole di inutili parole.
Per gli appassionati del genere (grottesco) ecco le importanti argomentazioni del PdL locale: «Restiamo allibiti per le affermazioni del centrosinistra tranese riguardo all'ospedale di Trani e ci chiediamo quale pudore essi hanno nell'agire in questo caldo agosto con forme di protesta (verso se stessi) piuttosto che utilizzare le proprie energie per sollecitare la Regione a darsi una mossa. L'assurdo di questa vicenda è che il centrosinistra dopo aver distrutto l'ospedale e la sanità pugliese, dopo aver promesso in campagna elettorale che i bambini sarebbero tornati a nascere a Trani, dopo aver inaugurato un reparto senza scopo senza dotarlo di sale operatorie per i parti, protesta contro se stessa. Insomma dopo tutto questo massacro sanitario perpetuato ai danni della città di Trani, hanno il coraggio di accusarci di immobilismo o di voler usare il tema per la campagna elettorale. Bene, hanno dimostrato ieri, da soli, per l'ospedale. Erano in tre o quattro sostenitori piddini più cespuglie che cercavano di far dimenticare gli scempi della sanità con il marchio Tedesco, pardon: pugliese. Così hanno solo dimostrato che la politica-spettacolo ipocrita, non va in ferie».
Per quanto ci riguarda, la fiera delle reciproche accuse e delle sterili dichiarazioni si chiude qui. Avviso ai naviganti: il resto ditevelo sui palchi.