Per la "Khanukkà" giovedì nella Sinagoga Scolanova l'accensione della quinta candela

Sarà possibile assistere al rituale che ricorda un miracolo avvenuto nell'antichità

martedì 20 dicembre 2022 8.18
A cura di Stefania De Toma
Visitare la sinagoga Scolanova nel cuore di un rituale suggestivo e che affonda le radici in un miracolo avvenuto ai tempi di Antioco IV, il re che voleva costringere gli ebrei a convertirsi all'idolatria greca: sarà possibile giovedì a partire dalle 18,00 nella Sinagoga di Scolanova, per l'accensione della quinta delle otto candele che da domenica scorsa fino a domenica prossima viene accesa su ognuno dei limiti di una lampada a otto braccia.

"È un'occasione per far conoscere anche ai fedeli di altre religioni la nostra storia, i nostri rituali, ma anche la Sinagoga di Scolanova che molti -soprattutto giovani - non conoscono, se non dall'esterno": così Michele Parisi, fiduciario della comunità ebraica di Napoli che è responsabile della Sinagoga Scolanova.

Un'apertura alla conoscenza e al rispetto reciproci particolarmente importante ancor più se si tiene conto di quanto la cultura ebraica sia radicata nella storia di Trani e che la potenza economica della Città fiorì nel Mediterraneo proprio a partire dall'insediamento degli ebrei a Trani dopo la distruzione di Gerusalemme da parte dell'imperatore romano Tito .
Molti cittadini ignorano il fatto che ancora oggi Trani, con le sue quattro sinagoghe (benché solo una sia aperta al culto ma di cui un'altra sia sede dell' interessantissimo Museo Sinagoga Sant'Anna ), sia meta di visita da ebrei da tutto il mondo - lo scorso anno arrivò anche l'ambasciatore di Israele nella Città - nonché importante centro internazionale di studi della cultura ebraica.

L'evento miracoloso da cui nasce la festa di Khanukkà si verificò nel 165 a.e.v.; il re Antioco IV, che dominava la Giudea, cercò di imporre agli ebrei la cultura greca.

Per costringerli ad abbandonare Dio e diventare idolatri giunse a porre gli idoli nel Santuario e a consacrare un altare del Tempio a Zeus.

La situazione era molto pericolosa poiché il popolo ebraico rischiava di scomparire inghiottito dall'ellenismo; mentre alcuni di lasciarono assimilare, però, altri si ribellarono. Tra i capi della rivolta vi erano i Maccabei, che sotto la guida di Yehudà Maccabei, riuscirono a liberare Gerusalemme e il Tempio dal dominio straniero. Gli ebrei ripulirono e consacrarono nuovamente il Tempio al servizio divino. I sigilli apposti sulle scorte d'olio d'oliva puro erano stati infranti e, pertanto, resi impuri dagli invasori. Al momento di accendere la mentre (candelabro), trovarono soltanto una piccola ampolla d'olio d'oliva puro, chiusa con il sigillo del Sommo Sacerdote, che sarebbe bastata per un solo giorno. Miracolosamente, l'olio durò otto giorni, il tempo necessario per preparare l'olio nuovo.

In ricordo di questo miracolo i maestri istituirono la festività di Khanukká . Per commemorare il miracolo, a partire dal 25 di kislév (calendario ebraico) ogni sera per otto giorni si accendono i limiti di una lampada a otto braccia chiamata khanukkiyà.
Scolanova
Scolanova
Scolanova