Piano di zona, per Corrado le ultime gare vanno rifatte
Il consigliere Pdl: «Va data a tutti la possibilità di partecipazione». Tra le perplessità l'esclusione dell'Oasi 2
venerdì 23 settembre 2011
La bomba da noi innescata sulle ultime gare sfornate dall'ufficio del piano di zona è esplosa. Il merito è del consigliere del PdL Beppe Corrado. Sul nostro portale avevamo denunciato la stranezza del criterio adottato dalla dirigente per l'aggiudicazione degli appalti (con l'ossessivo ricorso alla procedura negoziata), da queste colonne avevamo segnalato il singolare caso dell'estromissione dalla gara per la gestione dello sportello immigrazione della comunità Oasi 2 (che danni gestiva gratuitamente il servizio presso la sua sede). E ancora: soltanto oggi avevano affrontato il caso delle sei associazioni a cui la dirigente ha deciso di rivolgersi per la gestione di villa Guastamacchia.
A confortare le nostre tesi, arriva l'autorevole parere di Corrado che, in una nota «invita il dirigente a revocare tutti i provvedimenti e ad espletare gare aperte per consentire a tutti di poter partecipare e a tutti di poter dare il proprio contributo per la nostra città».
Nel commento di Corrado ritroviamo molte delle nostre perplessità a partire dall'esclusione dell'Oasi 2: «L'amministrazione comunale si è sempre posta come obiettivo quello di fornire un servizio qualitativamente elevato ai cittadini soprattutto nel settore dei servizi sociali in generale. Premetto che non tocca al consigliere comunale decidere il tipo di gare da svolgere, poiché è competenza esclusiva del dirigente, ma alcune considerazioni vanno fatte. La contestazione che si fa al dirigente dell'ufficio di piano è nel metodo con cui ha scelto le aziende che devono partecipare alla trattativa negoziata. Quando si bandisce una gara per la gestione di uno sportello per l'integrazione sociosanitaria e culturale degli immigrati non si può escludere cooperative o aziende che hanno svolto questo servizio per anni (a costo zero) e che quindi hanno maturato la professionalità e l'esperienza per questo tipo di attività. L'obiettivo prioritario è quello di fornire un servizio di qualità e competenza. Per questo motivo come si può non consentire all'Oasi 2 almeno di partecipare al bando? La cooperativa sociale è da anni impegnata in questo settore ed ha espletato il servizio con grande competenza. Nell'elenco delle associazioni invitate a partecipare si nota come su undici solo sei sono della nostra città. La prima domanda nasce spontanea: queste aziende hanno mai espletato un servizio così complesso e delicato? Hanno tutti i requisiti per partecipare al bando? E mi chiedo anche, era necessario invitare addirittura un azienda di Torino oltre a quella di Gragnano e di Vasto? Non avevamo aziende del territorio?».
Capitolo gestione di villa Guastamacchia e del centro per anziani. «Anche qui - spiega Corrado - non è possibile pensare di escludere a priori associazioni o cooperative che sono impegnate nel sociale e nei sevizi di assistenza agli anziani, fermo restando che probabilmente il dirigente non è a conoscenza del fatto che agli atti del nostro Comune ci sono progetti presentati da associazioni per la gestione di villa Guastamacchia a costo zero per il nostro Ente. Ho letto l'elenco delle aziende invitate. Pur essendo tutte di Trani, mi chiedo se abbiano l'esperienza necessaria per svolgere un servizio cosi delicato. E' curioso inoltre il fatto che abbiano tutte sede legale in corso Imbriani, addirittura due allo stesso civico. Sicuramente questo è puramente un caso».
Le doglianze di Corrado non finiscono qui: «Anche per la gara della gestione della porta unica di accesso noto con disappunto che non si è adottato neanche il principio della rotazione in quanto l'elenco delle aziende è lo stesso di quello del centro immigrati. Purtroppo il mondo dell'associazionismo (e penso all'Oer, alla Croce rossa, ai vincenziani all'associazione Promozione sociale e solidarietà) è in subbuglio e a giusta ragione in quanto non gli è stata data neanche la possibilità di partecipare alla gara. L'obiettivo che l'amministrazione Tarantini si è sempre posto in questi anni e in particolar modo in questo settore è stato sempre quello di abbinare la competenza e la professionalità per offrire ai cittadini un servizio qualitativamente elevato. Invito dunque il dirigente, che è persona preparata, a revocare tutti i provvedimenti e ad espletare gare aperte per consentire a tutti di poter partecipare e a tutti di poter dare il proprio contributo per la nostra città. Poi, vinca il migliore».
A confortare le nostre tesi, arriva l'autorevole parere di Corrado che, in una nota «invita il dirigente a revocare tutti i provvedimenti e ad espletare gare aperte per consentire a tutti di poter partecipare e a tutti di poter dare il proprio contributo per la nostra città».
Nel commento di Corrado ritroviamo molte delle nostre perplessità a partire dall'esclusione dell'Oasi 2: «L'amministrazione comunale si è sempre posta come obiettivo quello di fornire un servizio qualitativamente elevato ai cittadini soprattutto nel settore dei servizi sociali in generale. Premetto che non tocca al consigliere comunale decidere il tipo di gare da svolgere, poiché è competenza esclusiva del dirigente, ma alcune considerazioni vanno fatte. La contestazione che si fa al dirigente dell'ufficio di piano è nel metodo con cui ha scelto le aziende che devono partecipare alla trattativa negoziata. Quando si bandisce una gara per la gestione di uno sportello per l'integrazione sociosanitaria e culturale degli immigrati non si può escludere cooperative o aziende che hanno svolto questo servizio per anni (a costo zero) e che quindi hanno maturato la professionalità e l'esperienza per questo tipo di attività. L'obiettivo prioritario è quello di fornire un servizio di qualità e competenza. Per questo motivo come si può non consentire all'Oasi 2 almeno di partecipare al bando? La cooperativa sociale è da anni impegnata in questo settore ed ha espletato il servizio con grande competenza. Nell'elenco delle associazioni invitate a partecipare si nota come su undici solo sei sono della nostra città. La prima domanda nasce spontanea: queste aziende hanno mai espletato un servizio così complesso e delicato? Hanno tutti i requisiti per partecipare al bando? E mi chiedo anche, era necessario invitare addirittura un azienda di Torino oltre a quella di Gragnano e di Vasto? Non avevamo aziende del territorio?».
Capitolo gestione di villa Guastamacchia e del centro per anziani. «Anche qui - spiega Corrado - non è possibile pensare di escludere a priori associazioni o cooperative che sono impegnate nel sociale e nei sevizi di assistenza agli anziani, fermo restando che probabilmente il dirigente non è a conoscenza del fatto che agli atti del nostro Comune ci sono progetti presentati da associazioni per la gestione di villa Guastamacchia a costo zero per il nostro Ente. Ho letto l'elenco delle aziende invitate. Pur essendo tutte di Trani, mi chiedo se abbiano l'esperienza necessaria per svolgere un servizio cosi delicato. E' curioso inoltre il fatto che abbiano tutte sede legale in corso Imbriani, addirittura due allo stesso civico. Sicuramente questo è puramente un caso».
Le doglianze di Corrado non finiscono qui: «Anche per la gara della gestione della porta unica di accesso noto con disappunto che non si è adottato neanche il principio della rotazione in quanto l'elenco delle aziende è lo stesso di quello del centro immigrati. Purtroppo il mondo dell'associazionismo (e penso all'Oer, alla Croce rossa, ai vincenziani all'associazione Promozione sociale e solidarietà) è in subbuglio e a giusta ragione in quanto non gli è stata data neanche la possibilità di partecipare alla gara. L'obiettivo che l'amministrazione Tarantini si è sempre posto in questi anni e in particolar modo in questo settore è stato sempre quello di abbinare la competenza e la professionalità per offrire ai cittadini un servizio qualitativamente elevato. Invito dunque il dirigente, che è persona preparata, a revocare tutti i provvedimenti e ad espletare gare aperte per consentire a tutti di poter partecipare e a tutti di poter dare il proprio contributo per la nostra città. Poi, vinca il migliore».