Primarie, l’escluso Briguglio si prepara alla guerra
Domenica raccoglierà in piazza le firme dei suoi sostenitori. «Mi hanno fatto fuori perché avrei vinto»
giovedì 13 ottobre 2011
Dopo la sua esclusione dalle primarie del centrosinistra, Domenico Briguglio aveva preannunciato iniziative clamorose. E così sarà. Domenica, in piazza della Repubblica, per tutta la giornata, in concomitanza con le votazioni, il consigliere comunale organizzerà uno stand per raccogliere le firme dei suoi sostenitori. «Sono stato fatto fuori dalle primarie perché avrei vinto. Dimostrerò che avevano ragione a temermi»
La questione dunque è tutt'altro che archiviata. Lo si capisce dai volantini distribuiti in questi giorni (diecimila) e dai manifesti predisposti in cui l'odontoiatra spiega «la vera verità» dell'esclusione, decisa dai piani alti del Pd a livello provinciale. «Pensano di essere furbi – tuona Briguglio – ma non lo sono affatto. Le motivazioni addotte per silurarmi non stanno né in cielo e né in terra. Ho sentito parlare di una mia precedente espulsione del Pd quando non ho mai avuto tessera di partito, hanno sostenuto che ho fatto parte nel recente passato di altri schieramenti politici e poi si tirano dentro due soggetti politici come Alleanza per l'Italia e La buona politica che nulla hanno a che fare con il centrosinistra. Se c'erano dei problemi potevano esporli prima, quattro mesi fa, non all'ultimo secondo. Mi hanno presentato come candidato alle primarie persino durante la festa del Pd, ora lo stesso partito mi mette fuori senza una giusta causa. L'unico vero motivo è che si sono spaventati della mia forza elettorale».
Per Briguglio questa guerra non gioverà a nessuno. «Le primarie così come le hanno concertate sono inutili e dannose. Questo modo di fare si rivelerà un boomerang per gli stessi soggetti partecipanti. Per il sottoscritto invece la vita va avanti. La mia candidatura non è un problema, con loro di certo ho chiuso».
La questione dunque è tutt'altro che archiviata. Lo si capisce dai volantini distribuiti in questi giorni (diecimila) e dai manifesti predisposti in cui l'odontoiatra spiega «la vera verità» dell'esclusione, decisa dai piani alti del Pd a livello provinciale. «Pensano di essere furbi – tuona Briguglio – ma non lo sono affatto. Le motivazioni addotte per silurarmi non stanno né in cielo e né in terra. Ho sentito parlare di una mia precedente espulsione del Pd quando non ho mai avuto tessera di partito, hanno sostenuto che ho fatto parte nel recente passato di altri schieramenti politici e poi si tirano dentro due soggetti politici come Alleanza per l'Italia e La buona politica che nulla hanno a che fare con il centrosinistra. Se c'erano dei problemi potevano esporli prima, quattro mesi fa, non all'ultimo secondo. Mi hanno presentato come candidato alle primarie persino durante la festa del Pd, ora lo stesso partito mi mette fuori senza una giusta causa. L'unico vero motivo è che si sono spaventati della mia forza elettorale».
Per Briguglio questa guerra non gioverà a nessuno. «Le primarie così come le hanno concertate sono inutili e dannose. Questo modo di fare si rivelerà un boomerang per gli stessi soggetti partecipanti. Per il sottoscritto invece la vita va avanti. La mia candidatura non è un problema, con loro di certo ho chiuso».