Prostituzione sulla 98: ad Andria ordinanza di contrasto

Da oggi multe di 500 euro a lucciole e clienti. Le donne saranno affidate all'Oasi 2 nell'ambito di un progetto Aleida 10

martedì 29 marzo 2011 10.54
Il Comune di Andria scende in campo per contrastare il fenomeno della prostituzione sulla ex statale 98. Su quella strada (da Canosa a Bari) in diversi punti è ormai insediata una schiera di lucciole dedite costantemente e ostentatamente alla prostituzione. Donne di molteplici nazionalità, comunitarie ed extracomunitarie, un mercato del sesso all'aperto che ha determinato diverse denunce soprattutto da parte dei titolari delle aziende che, per questo problema, hanno registrato una contrazione della clientela che preferisce fare acquisti altrove piuttosto che transitare con le famiglie sulla provinciale 231.

Andria dice basta, istituendo un'ordinanza (in vigore dalle 7 di martedì 29 marzo) con cui è fatto divieto, sul territorio andriese della ex 98, di contattare soggetti che esercitano l'attività di meretricio e di assumere atteggiamenti e comportamentali che manifestano inequivocabilmente l'intenzione di adescare o esercitare l'attività di prostituzione. Rientra in questa categoria anche l'abbigliamento delle donne che stazionano in strada.

Divieti per le prostitute ma anche per i clienti con multe di 500 euro per entrambi, sanzione che può raddoppiare se il rapporto sessuale viene commesso nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati dai minori e se da ciò derivi il pericolo che essi vi assistano.

In alternativa all'erogazione della sanzione stabilita nell'ordinanza, le donne soggette a sfruttamento sessuale saranno accompagnate presso le strutture di accoglienza della cooperativa sociale Oasi 2 di Trani per i previsti interventi di sostegno psicologico e reinserimento, nell'ambito di un progetto (Aleida 10) a cui il Comune di Andria ha aderito. Si tratta di un'iniziativa di accoglienza e protezione sociale, avviata dalla cooperativa tranese, di orientamento al mondo del lavoro e di inserimento sociale e lavorativo, fondato su un approccio globale alla persona. Destinatari del progetto sono le donne immigrate vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, per le quali è prevista anche la protezione sociale per chi decide di uscire dal sistema di sfruttamento fornendo collaborazione alle Forze di Polizia dello Stato e locali per disarticolare le reti criminali che si dedicano a questa attività delinquenziale