Rendiconto di gestione 2016, ancora 20 giorni per approvarlo

Papagni e Di Lernia (M5S): «Consiglieri ancora senza documentazione»

giovedì 25 maggio 2017
In base al decreto ricevuto ieri, il prefetto ha assegnato 20 giorni al Comune di Trani per approvare il Rendiconto di Gestione per l'anno 2016, pena lo scioglimento del Consiglio comunale. Allo stesso tempo bisogna considerare quanto previsto dall'articolo 227 del Testo Unico degli Enti Locali: "la proposta è messa a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima dell'inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine non inferiore a 20 giorni".

Ciò significa che per rispettare i tempi di legge avrebbero dovuto notificare ai consiglieri, contestualmente alla diffida del prefetto, anche gli atti della proposta di delibera. I consiglieri invece non hanno ancora ricevuto la relativa documentazione per i necessari controlli e le dovute osservazioni e pertanto abbiamo già protocollato una richiesta di accesso agli atti. Se si fosse trattato del Comune di Roma avreste appreso la notizia dalla bacheca facebook del presidente del Consiglio comunale di Trani, ma non è così evidentemente. Intanto, venerdì 26 maggio alle 10.30 è stato convocato un consiglio comunale che vede tra gli ordini del giorno la rinegoziazione dei mutui che diverso tempo fa sollecitammo in quanto tutti i comuni italiani sono costretti a corrispondere interessi fuori mercato, per Trani il 4,134%.

Ora ci ritroviamo con una proposta di delibera che prevede la rinegoziazione di 14 mutui per 6.914.216,25 euro con un allungamento di due anni e con un aumento del tasso al 4,172%. In pratica si fa passare il messaggio di un risparmio annuo di 15.422,00 euro ma in realtà si aumentano gli interessi da pagare su quelle somme e si prolunga di altri due anni il termine del rientro, dal 2040 al 2042. Non c'è alcun risparmio, ma semplicemente, essendosi diluito in altri due anni il mutuo, ogni anno si vincola una somma inferiore per il pagamento.

Con il provvedimento che si vuole adottare si sta operando un aumento di spesa in quanto il tasso del mutuo è aumentato, così come confermato dalla sezione regionale Piemonte della Corte dei Conti (deliberazione 190/2014). E nulla spiega sulla convenienza dell'operazione il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, che anzi riporta una cifra sbagliata, 6.900.000 euro anzichè 6.914.216,25. Da notare che tra i mutui protratti per altri due anni c'è anche quello contratto per lo spostamento dei sottoservizi del passaggio a livello di via Corato. Questi i fatti, a voi cittadini le considerazioni su tutto questo.

Le consigliere MoVimento Cinque Stelle Trani,
Antonella Papagni e Luisa Di Lernia