Scontro treni, nuovi indagati per la sicurezza

La Procura notifica gli avvisi di garanzia in vista degli interrogatori

martedì 17 gennaio 2017 14.30
Rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. È la nuova ipotesi di reato contestata dalla Procura di Trani ad altri dipendenti della Ferrotramviaria spa, in merito allo scontro tra treni il 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato con 23 morti e 50 feriti. In queste ore la Procura sta facendo notificare le informazioni di garanzia in vista degli interrogatori dei nuovi indagati. In prima battuta nel registro degli indagati erano finite sei persone con l'ipotesi di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime: oltre ai due capistazione di Andria e Corato (Vito Piccarreta e Alessio Porcelli) e al capotreno sopravvissuto, Nicola Lorizzo, c'erano i vertici di Ferrotramviaria (il presidente Gloria Pasquini, il direttore generale Massimo Nitti e il direttore dell'esercizio Michele Ronchi). Indagata anche la stessa società, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.