Sergio Porcelli: quando un videogioco ti trasforma in game manager 

Il giovane tranese dirige, a poco più di vent’anni, tutti gli eventi Fifa per il team Qlash

domenica 9 dicembre 2018 06.00
A cura di Mariarosa Capone
I videogiochi affascinano da sempre età e generazioni diverse, ma non tutti possono immaginare che a volte un semplice joystick può farti fare una grande carriera e trasformarti in un vero manager. Sergio Porcelli è un giovane tranese, classe 1997, ha trasformato la sua grande passione per i videogiochi nel suo lavoro: oggi è un Game Manager di Team QLASH, gestisce tutto ciò che riguarda il videogioco competitivo di FIFA (giocatori professionisti, contratti, attività di promozione ed eventi). «Da piccolo erano due le mie grandi passioni, i videogiochi e il pianoforte. Ho iniziato a viaggiare per i tornei di videogiochi a dodici anni. Ricordo ancora la mia prima esperienza, ero tesissimo, ho ceduto psicologicamente durante i minuti finali e ho preso un goal decisivo».

Dopo il primo torneo, Sergio ha continuato a partecipare a competizioni dal vivo e online, viaggiando per Torino, Milano, Rimini, Norcia, Genova e Bari. Le squadre di calcio reali stavano iniziando ad ingaggiare dei loro giocatori virtuali e in quel momento Sergio ha capito che i videogiochi potevano offrirgli una grande opportunità e ha continuato ad allenarsi. «Volevo migliorare le mie prestazioni e imparare a gestire le situazioni dell'ultimo minuto. È un allenamento tecnico e psicologico che dura due o tre ore al giorno. Quando scendono in campo i miei atleti virtuali, l'attenzione è massima e lo sforzo psicologico è veramente grande, diventa quindi uno sport mentale più che fisico».

Dopo il liceo, Sergio si è iscritto alla facoltà di Ingegneria Informatica presso l'Università degli Studi di Bari e il tempo per dedicarsi ai tornei è diventato sempre di meno. Dopo aver partecipato al suo ultimo torneo, organizzato a Genova dalla Sampdoria e aver portato a casa un importante secondo posto, ha deciso di dedicarsi alla gestione del videogioco. Per questo, Sergio ha creato un progetto per la squadra di FIFA del Team QLASH, una squadra di videogiocatori e media company, con sede a Treviso. Il suo progetto è stato accolto nel mese di ottobre 2017, il suo team ha esordito a Napoli e ha vinto il campionato italiano di FIFA18, qualificandosi poi ad Amsterdam per i playoff del mondiale. «Ho iniziato questa esperienza in una nuova veste proponendo un progetto come questo a diverse società del settore, la più ambiziosa è stata l'unica ad ascoltarmi e da quel giorno ho la fortuna di lavorare con loro. Oggi sono un Game Manager. Il Team QLASH ha, per ogni titolo videoludico, un suo responsabile/coordinatore. Io dirigo tutti i progetti inerenti a FIFA, collaborazioni con squadre di calcio e non solo, mi occupo di metter sotto contratto eventuali campioni e tutto ciò che riguarda le attività di promozione».

La QLASH Community organizza eventi live e online, offre l'opportunità di partecipare a bootcamp e workshop e porta avanti la missione di migliorare l'interazione tra tutti i tipi di giochi. È un vero ponte fra giocatori e professionisti del settore. QLASH ha anche una vera dimora: «La QLASH HOUSE di Treviso, con i suoi duemila metri quadrati è una delle più grandi gaming house del mondo- ci spiega Sergio-Questa è formata da uno stage, una zona relax, una meeting room, una palestra e da camere da letto. Lo stage ha cinque postazioni modulari in grado di ospitare qualsiasi tipo di gioco o esport e ha un sofisticato sistema di luci e led che creano effetti visivi multicolore, adatti ad ogni tipo di manifestazioni».

Mentre Sergio in questi giorni è a Malta come referente in loco per i tornei di FIFA, in una fiera di videogiochi che la QLASH sponsorizza; sogna per il suo futuro una partnership con una squadra di Serie A e da grande tifoso, si augura possa essere la Juventus.